1. Attesa inconsueta


    Data: 31/08/2019, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... feci appoggiare la sua bocca appena sopra il pube. Lui m’abbracciò restando seduto e guardandomi dal basso negli occhi socchiuse i suoi con un respiro profondo. Mi sedetti sul canap&egrave, reclinai la schiena e misi le gambe sulle sue spalle divaricate, successivamente con un gesto dolce ma deciso avvicinai la sua bocca alla mia pelosissima fica e gliela premetti sulle labbra, aprendole completamente e m’abbandonai per saziarlo e per saziarmi.
    
    Io avevo sognato lungamente quel momento, fin da quando lo avevo conosciuto, perché farsi leccare la fica &egrave l’azione più amorevole, arrendevole e deliziosa che una donna possa ricevere dopo un bacio sulla bocca, perché qualsivoglia circostanza e insperata occasione che io incappavo nei pressi d’un maschio che mi soddisfaceva, lestamente in maniera automatica riflettevo: me la farei leccare da lui? Era ormai diventato un test a tutti gli effetti verso me stessa, considerato che se la risposta fosse stata affermativa, allora quell’uomo lo valutavo considerandolo adatto. Per un uomo al contrario &egrave diverso: loro, invero, se lo farebbero succhiare da chiunque, una donna invece pretende reclamando di più. Lui me la stava leccando davvero bene, io avevo indubbiamente intenzione d’essere un po’ porcella, perché quella storia del cowboy in fondo m’aveva eccitato e m’aveva interamente tolto le inibizioni, Io mi ero infilata il dito medio dentro e giocavo con me e la sua lingua, gli enunciai che auspicavo avvertire pure il suo dito ...
    ... all’interno. Avevo le gambe oscenamente divaricate oltre il necessario, poiché era come per sfogarmi di quei mesi di lunga attesa, giacché ero ingorda di lui, perché chiudevo gli occhi e immaginavo d’essere esaminata e scrutata da tanti uomini contemporaneamente, adesso lo volevo dentro tutto.
    
    In quell’occasione spinsi dolcemente via il suo viso e la sua mano infilandogli il mio dito bagnato in bocca e facendolo sdraiare per terra. Mi misi di fianco a lui, su d’un fianco, feci girare anche lui così da trovarmelo dietro. Allungando dietro la mia mano destra glielo presi in mano facendoglielo indurire ancora di più, poi lo appoggiai sul solco dei glutei sfregandolo. Lo sentii durissimo che scivolava inarcato, lo afferrai ancora con la mano, me lo misi fra le gambe, lo appoggiai bene alla fica e con un movimento continuo e inesorabile me lo feci scivolare dentro tutto. Adesso quel cazzo mi riempiva completamente, lo sentivo come una spada, fino alla pancia, in fondo. In quell’istante non m’importava più di niente, gridavo quasi senza pudore, la mia gamba destra era distesa sul tappeto e la sinistra piegata, poiché quella scena sarebbe stata davvero deliziosa e incantevole da guardare in uno specchio. Gustavo mi teneva stretta con il braccio sinistro e mi toccava i seni, mentre io con la mano destra mi masturbavo il clitoride e di tanto in tanto m’infilavo il dito medio e l’indice dentro, rubando spazio al suo cazzo che si strofinava anche sulle mie dita. Era potente, davvero ...
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