1. Sara


    Data: 26/08/2019, Categorie: Etero Autore: Juanito77, Fonte: Annunci69

    ... Inizio a baciare quelle cosce calde e invitanti, mentre distendendo un braccio continuo a prendermi cura dei suoi seni.
    
    Poi le aprii le cosce e affondai nel suo mare. Iniziai a leccarla e a baciarla tra le gambe. La sua schiena si inarcava ogni qualvolta succhiavo il suo clitoride che sentivo crescere attimo per attimo. Più succhiavo, e con la lingua glielo leccavo e più la sentivo gemere di piacere, continuando ad inarcarsi sempre di più. E succhiavo, succhiavo sempre di più.... le sue grandi labbra, le piccole labbra.. . Tutta la sua vagina ormai era nella mia bocca.
    
    Un movimento lungo, dal perineo al clitoride, la sta portando velocemente all'orgasmo. Lo so, lo conosco, lo sento, e allora lo accelero , potando le labbra a serrarsi attorno al suo clitoride.
    
    Lo trattengo leggermente con i denti e inizio a succhiarlo. Scosse elettriche attraversano il corpo di Sara che si afferra ai miei capelli.
    
    La sentii finalmente sussurrare... “Godo” e simultaneamente oltre ad essersi inarcata ulteriormente con la schiena quasi a quarantacinque gradi, mi inondò del suo umore, del suo nettare che io proseguii a succhiare fino a quando lei non ne potette più. Qualche secondo utile a prendere fiato entrambi, che lei mi salì a cavalcioni, sul mio uccello pronto ad ...
    ... accogliere quell'adorabile vagina, ma... sopratutto lei, ancora in preda di un’estasi infinita.
    
    Si muove lentamente sopra di me, guardandomi negli occhi con dolcezza, eccitazione e malizia; un brivido mi partiva dalla cute dei capelli fino alla punta dei piedi.
    
    Non passò molto che i suoi gemiti, ormai costanti, diedero vita a molteplici orgasmi che si susseguivano rapidamente. Non si contavano e i suoi umori fuoriuscivano a flotte, inondando con quella calda rugiada, ogni parte del mio corpo. Una vera apoteosi di piacere tale da farmi da li a breve godere.
    
    Non capivo più nulla, e sentii che stavo per esplodere, sfilai velocemente la mia asta da lei e con un colpo di mano schizzai un fiotto caldo che raggiunse il corpo di lei, il secondo non fece in tempo ad uscire che le sue labbra erano già attorno alla mia asta in attesa di ricevere il resto del mio nettare … mi lasciai andare e svuotai tutto me stesso nella sua bocca.
    
    Sudati fradici e con il fiatone ci guardammo e iniziammo a baciarci e a condividere il mio sapore.
    
    Poi si fece piccola e si accucciò sotto la mia spalla; era minuta, delicata, avevo l’impressione che mi stesse sul palmo della mano; una brezza fresca della sera ci diede respiro mentre ci scambiavamo dolci coccole, prima del secondo round… 
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