1. Back to school


    Data: 25/08/2019, Categorie: Etero Autore: LadyEternia, Fonte: Annunci69

    ... luogo.
    
    Ci misi un attimo a rendermi conto che Manu stava parlando allegramente con lui, mentre io mi ero persa chissà dove con i miei pensieri. Con una punta di gelosia notai persino che si davano del “tu” e che sembravano stranamente in confidenza.
    
    Faticai a partecipare alla conversazione, mi riscoprii infastidita e mi chiusi nel mio piccolo mondo come sempre.
    
    Verso le 22.30 decisi che era ora di andarmene. La serata aveva preso una piega del tutto inaspettata e non ero più in vena di far festa o ridere e scherzare con gli altri ex compagni di classe.
    
    In fondo, mi avevano reso la vita un inferno e…
    
    E volevo a tutti i costi allontanarmi da quel paio di occhi che incrociavano i miei troppo spesso. Ero a disagio, e non ne comprendevo pienamente il motivo.
    
    Mi mancava soltanto di invaghirmi nuovamente di lui per completare il mio periodo di sfighe sentimentali.
    
    Salutai tutti e feci per andarmene.
    
    Per qualche strana ragione sentii l’impulso di guardare per un’ultima volta quelle quattro mura che avevano segnato così tanto la mia adolescenza. Salii le scale fino al primo piano, svoltai a destra e percorsi nuovamente quei pochi metri che mi separavano dall’aula.
    
    È davvero strano come cambiano le prospettive una volta cresciuti.
    
    Il mio banco era ancora lì nello stesso posto. Sembrava impossibile, eppure era proprio quello. Potevo riconoscerlo dalle iniziali che avevamo lasciato io e Stefano, un simbolo nella nostra amicizia profonda. Le accarezzai con la ...
    ... punta delle dita, sorridendo al ricordo di quando decidemmo di commettere quell’atto “fuori dalle regole”.
    
    “Pensavi di andartene senza salutare?”
    
    Trasalii quando sentii quella voce dietro di me, e automaticamente spostai le dita dalla superficie rovinata del banco mentre mi giravo a incrociare nuovamente gli occhi che mi avevano turbata per tutta la sera.
    
    “Salve prof… io…”
    
    Ottimo! Era sicuramente il momento adatto per un attacco di timidezza! Plausi alla sottoscritta!
    
    “Non sono più un tuo professore, perché non mi chiami per nome? Te lo ricordi almeno?”
    
    La sua risata calda mi colpì come un pugno allo stomaco. Maledizione se era diventato un uomo incredibilmente sexy e intrigante.
    
    Notai appena che si stava avvicinando, lo sguardo fisso su quelle piccole iniziali scolpite nel legno.
    
    “Non ho visto Stefano. Tu e lui state ancora insieme?”
    
    Lo guardai stranita per un istante. Cosa c’entrava Stefano adesso? E perché mai doveva interessargli una cosa tanto frivola?
    
    “Ma per fare conversazione, somara!!” Iniziavo a detestare la vocina nella mia testa. Da quand’è che ne avevo una tanto inopportuna?
    
    Sorrisi un po’ nervosamente prima di rispondere con un colloquiale – o almeno lo speravo – “No, siamo sempre stati ottimi amici, anche se ci siamo persi di vista dopo la scuola.”
    
    Prese la mia mano sinistra tra la sua, portandola vicinissima al volto.
    
    “Non porti una fede… pensavo ti saresti sposata. O forse il tuo compagno tergiversa?”
    
    La mia risatina ...