1. Back to school


    Data: 25/08/2019, Categorie: Etero Autore: LadyEternia, Fonte: Annunci69

    Quando rimisi piede all’interno di quell’aula, provai uno strano connubio di emozioni. I banchi e le sedie sembravano così piccoli a guardarli ora, eppure, quasi vent’anni prima, costituivano quasi tutto il nostro mondo di adolescenti.
    
    Provai quasi nostalgia ricordando i minuti dell’intervallo passati a chiacchierare proprio lì in mezzo, gli scambi di sguardi tra noi ragazzi, i tentativi un po’ goffi di flirtare inosservati, le mani che si sfioravano appena, le risate sommesse.
    
    L’agitazione che ci pervadeva prima di un compito in classe o di una interrogazione. Le scuse banali inventate sul momento per giustificare un esercizio non fatto a casa. I primi amori, le prime delusioni… le prime infatuazioni per il professore di lettere neo laureato che era arrivato soltanto durante l’ultimo anno.
    
    Quando Manuela entrò nell’aula ci guardammo e scoppiammo a ridere insieme osservando la cattedra e la lavagna. Non ci vedevamo da una vita, ma entrambe ricordavamo perfettamente i primi pensieri impuri confessati durante l’ora di ginnastica.
    
    Tutte le ragazze non facevano che parlare del “professorino”, dei suoi occhi azzurri, del suo sorriso smagliante e dei jeans maledettamente aderenti che fasciavano gambe tornite e un sedere da urlo. L’ora di letteratura e storia era diventata improvvisamente interessante, sebbene spesso interrotta da sciocche risatine o gridolini.
    
    Mentre ci spostavamo verso la palestra, dove si sarebbe tenuto un momento di rinfresco per tutti gli ex ...
    ... studenti, io e Manuela non facevamo altro che ripensare a Paola e al suo goffo tentativo di dare una lettera d’amore al professor D’Amico. Anche Manu ci aveva provato con lui, ma anziché tentar la via della parola, aveva iniziato a flirtare in modo più spudorato affidandosi al suo bel fisico snello e a delle minigonne che sarebbero dovute esser dichiarate illegali per quell’età.
    
    Inutile dire che non venne mai considerata, ma all’epoca provavo un senso di invidia per la sua spudoratezza. Contrariamente a lei, io ero ancora un piccolo anatroccolo in attesa di trasformarmi in cigno. Forse era per questo che andavamo così d’accordo. Non ero un pericolo per lei, né tantomeno mi interessava esserlo.
    
    Fu una voce lievemente baritonale e piuttosto divertita a interrompere il momento “revival” nel quale ci eravamo completamente immerse.
    
    “Signorine, noto con piacere che gli anni non hanno intaccato la vostra simpatia”
    
    Ci girammo contemporaneamente incontrando un bellissimo paio di occhi azzurri penetranti.
    
    Se da giovane il professore era stato un bel ragazzo, l’età l’aveva reso un uomo incredibilmente affascinante e intrigante.
    
    Osservando il suo fisico snello ma definito, le sue mani grandi e curate, mi sentii avvampare istantaneamente, e mi sentii ancora più stupida quando notai che non portava alcun anello all’anulare sinistro.
    
    “Asina, non è che voglia poi dire qualcosa di questi tempi…”, la vocina nella mia testa risuonava tristemente pragmatica e lievemente fuori ...
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