Un mondo inesplorato - 5. inevitabili conseguenze
Data: 19/08/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: scirocco6970, Fonte: Annunci69
... perfino ingoiare… E io che ho sempre provato un certo schifo pure a guardarla e a toccarla …”
Laura lo rimproverava, ma il tono era molto più conciliante delle parole.
“E cosa dovevo fare? Non credo avresti apprezzato di più se ti fossi venuto dentro!”
E intanto Marco con inattesa dolcezza le carezzava la fronte, spostandole delicatamente i capelli bagnati di sudore. “Senti, ti fidi di me?”
“Beh, si, credo di si. Ma in che senso?” Laura non si attendeva quella domanda.
“Vorrei che avessi fiducia che non farei nulla per farti del male o metterti in difficoltà. Ti vedo così bella, distesa nuda, ancora rossa nelle guance e, si, hai ragione, tutta imbrattata del mio sperma. Vorrei fissare questa immagine, fotografarti, per tenerti nella mia mente in questo bellissimo momento di pace dopo la tempesta. Se me lo farai fare, ti assicurò che nessuno vedrà mai queste foto, a parte me e, se le vorrai inviate, te”.
Laura era confusa e perplessa. Quella richiesta la lusingava e, in qualche modo, anche la eccitava, stimolando quella sua vena esibizionistica da poco scoperta. Ma come poteva fidarsi fino a quel punto di quell’uomo? E se avesse messo su qualche sito web quella foto? Era troppo compromettente! Non sapeva nemmeno se e come e fino a che punto sarebbe stata in condizione di raccontare ad Giulio quello che era accaduto. E se lui fosse in qualche modo venuto a conoscenza di quella foto? La risposta era inevitabilmente e necessariamente negativa. E, invece, Laura ...
... sentì se stessa rispondere:
“Va bene, ma solo una, ma se la usi in modo improprio ti vengo ad uccidere con le mie mani”.
“Grazie, Laura, ti assicuro che non tradirò la tua fiducia. E devo dire che quasi mi fa più piacere che ti fidi di me rispetto alla foto in sé… E comunque, se ti volti verso la finestra, non ti si vedrà il viso e nessuno potrà mai riconoscerti. Tranne me, che saprò che sei tu, e cosa avevamo appena finito di fare…”
Non volendole dare il tempo di ripensarci, Marco prese rapidamente il cellulare e le scattò subito una sequenza di foto, cominciando da quelle a figura intera, per allargare poi l’immagine su ogni genere di particolari del suo corpo. Gli sembrò poco opportuno verificare la qualità delle immagini scattate, limitandosi a sperare in cuor suo che fosse all’altezza delle sue aspettative. Sicuramente il soggetto lo era, così morbidamente abbandonata sul letto, i segni del piacere dato e ricevuto così evidenti in lei e sopra di lei. A Marco si era quasi fermato il cuore in gola quando aveva zoomato sul suo sesso, arrossato e maltrattato dalla poderosa scopata che aveva subito, la folta peluria che lo circondava copiosamente coperta del suo seme. Era un’immagine straordinariamente erotica, che sapeva sarebbe rimasta impressa nei suoi occhi e nella sua mente per lungo tempo, anche senza la foto.
“Ma non avevi detto che sarebbe stata una?” Laura si voltò verso di lui per protestare scherzosamente, senza rendersi conto che il suo viso divertito ...