Elle, amante calda
Data: 18/08/2019,
Categorie:
Etero
Autore: laura m, Fonte: EroticiRacconti
... Facevamo finta di zappettare, innaffiare; poi lei si metteva dietro il capanno, si accovacciava ed apriva le gambe e si toccava. A sei metri di distanza, oltre il capanno, c’ero anch’io e … lascio all’immaginazione. Era imprevedibilmente porca e faceva cose che non mi aspettavo. Come quando, durante un incontro, scese dalla macchina e, come d’abitudine, le misi una mano sotto la gonna. Perbacco! Non aveva le mutandine. Lo fece ancora e tutte le volte fu una piacevole sorpresa.
E poi ci fu il periodo delle foto, grazie alle cam elettroniche, che hanno reso tutto più facile. La prima volta che ci fotografammo mi feci prestare una polaroid che rilasciava le foto dopo qualche minuto. Difficile trovare la posa giusta, ci si mise sul letto davanti allo specchio dell’armadio ed io fotografai l’immagine riflessa. L’unica posa possibile fu quella di lei inginocchiata che agiva su di me con la bocca ed io in piedi. Poi vennero le macchine digitali, subito ne comprai una. Quando vedeva una macchina fotografica impazziva. La potevo fotografare in tutte le pose, con tutti i dettagli. Era una narcisista inverosimile. Le piacevano anche i film porno. Ne abbiamo visti diversi, uno le piacque molto perché c’erano due ragazze che facevano sesso lesbico: lei guardava e si toccava fra le gambe mentre io le accarezzavo e le baciavo i seni. Un giorno ne vedemmo uno nel televisore che stava in cucina. L’ultima scena mostrava una donna tutta aperta. Eravamo seduti sul bordo del tavolo di ...
... cucina, lei scese ed andò a toccare e accarezzare quel punto del televisore in cui c’era l’immagine della patata e poi si portò le dita in bocca per leccarsele. Era porca, ma mi piaceva.
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Avevo decine e decine di foto scattate ovunque: nel bosco, in camera da letto, sull’auto; vista davanti, di profilo, di dietro, accovacciata, vestita e nuda, in pose angeliche e in altre oscene. Le prime ad essere cancellate sono state quelle in cui si vedeva lei che lo teneva in bocca, con gli occhi chiusi oppure aperti come se fosse in estasi. Poi cancellai quelle in cui lei chinata in avanti si era fatta fotografare da dietro. Altre scattate dopo che avevamo fatto l’amore, con la patata ancora gonfia di piacere e tutta bagnata: anche queste cancellate, come cancellate sono state quelle di dettaglio della sua vagina.
Un giorno provammo anche la telecamera. Suo marito aveva comprato una Sony e lei subito si era impadronita dei comandi, molto probabilmente perché aveva in mente di usarla con me. E così un giorno provammo. Posizionammo la cam su un tavolinetto, io mi misi accanto, in piedi, e lei prese tutte le misure. Avviò la cam e venne accanto a me a farsi riprendere: tema del filmino, un bel pompino, con protagonista femminile lei ed io come comprimario. Subito dopo lo vedemmo, con conseguenze prevedibili. Quando tornai a casa, come di solito ci telefonammo perché era necessario sapere se tutto era andato bene. «Hai cancellato la ripresa?». «Sì, ma prima l’ho riguardata …». «Ti sei ...