Linda la nerd – La vendetta di Linda
Data: 18/08/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... invece aveva prelevato una bottiglietta rossa con dell’olio da massaggi, improvvisamente le tornò alla mente il bel Daniele, il figo del gruppo di quattro ragazzi che avevano organizzato la gara di pompini e che lei aveva avuto la fortuna di trovarsi nella sua bocca il suo cazzo e di bere la sua sborra. La volta successiva che si erano trovati coinvolti in un amplesso sessuale, lui le aveva messo le mani sul culo, l’aveva tirata a sé, le aveva dato un bacio scadente e poi le aveva detto che loro due si sarebbero divertiti insieme. A ben pensarci, il loro divertimento era terminato nel tempo che Tommaso aveva finito di toglierle la maglietta. Quello che le era sembrata la più bella scopata della sua vita, nell’ottica di quello che stava vivendo in quel momento le appariva come una squallida sveltina insoddisfacente.
Tommaso si era spruzzato un po’ di olio sulle mani e aveva iniziato a sfregarle. In pochi attimi un aroma di gelsomino aveva cominciato a galleggiare nell’aria della stanza, che già era prossima a saturarsi con il profumo del suo sesso che, ancora celato nelle sue mutandine, sembrava piangere desiderio, chiedendosi perché nessuno si ricordasse di lui. Il ragazzo si era seduto sul ventre di Francesca, aveva appoggiato il suo sguardo nel suo, facendole sentire il suo cuore aprirsi con un sospiro di piacere, e poi aveva iniziato a massaggiarle il collo ed il viso. La voce di lui era calda e seducente, e mentre le sue mani le accarezzavano il corpo, le sue parole ...
... facevano lo stesso con la sua anima.
“Dio,” aveva pensato la ragazza, “come ho fatto a stare senza un uomo come lui?”. E se l’era chiesto più volte e in più varianti mentre Tommaso la coccolava come fosse stata una dea. Quando poi aveva raggiunto il suo seno e aveva iniziato a baciarlo e a massaggiarle i capezzoli, sentì la sua fica strabordare di bava che si era riversata nelle mutandine. Aveva chiuso gli occhi inspirando a fondo, e aveva avuto il pensiero che quanto aveva appena vissuto fosse stata la cosa che più si avvicinava ad un orgasmo dato dal massaggio dei suoi grossi seni.
L’aveva fatta girare sulla pancia e preso a massaggiarle la schiena, una grossa mano appoggiata sul fianco, come se volesse voluto infonderle calore, mentre l’altra esplorava il suo corpo con lentezza, come un turista meravigliato dal panorama, che avesse voluto raggiungere un posto in particolare ma che ogni cosa attirava la sua attenzione e non riusciva ad arrivare a nulla. Lei aveva pensato di stare così bene che avrebbe potuto addormentarsi. Poi aveva sentito le sue mutandine abbassarsi e le mani di Tommaso stringerle le granitiche chiappe con soddisfazione. Quindi l’intimo era tornato al suo posto e lo aveva percepito sdraiarsi accanto a lei, accarezzarle il collo con una mano e con l’altra sollevarle la ciocca di capelli neri che le copriva un orecchio.
A quel punto, di solito, le dicevano che avrebbero voluto sfondarle il culo, ma lui le aveva bisbigliato: “Che magnifico culo, ...