La Caduta, Atto Ottavo. Delle conseguenze dell’elezione di Amsio Calus e di ciò che accadde.
Data: 12/03/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... In vile sprezzo dell’inviolabilità dell’Imperator, egli é morto ucciso da Amsio Calus e altri che ora non conosco.-, disse.In realtà ella li conosceva bene, aveva persino autorizzato la mossa dei congiurati, sobbillandoli personalmente con il suo piano e poi mostrandosi loro alleata.Ma le alleanze erano mutevoli, una verità che troppi ancora dovevano riconoscere.-Non é forse vero? Non avete forse voi sparso il vostro sangue e versato quello del nemico a Brixiate? Non foste fose vuoi, mia indomita legione, miei fedeli camerati durante l’attacco dei barbari alle frontiere? Non versai io con voi il mio sangue?-, domandò Serena.-Lo facesti, nostra signora!-, esclamò qualcuno. Lei annuì.-Lo feci. Lo riferei! Sicuramente lo rifarò, mille e mille volte se servisse.-, disse. A quelle parole vi fu un boato di applausi. Scrosciarono per un minuto buono.-Ho avuto un colloquio con Aristarda Nera, per persuaderla ad unire le forze, vendicare Septimo Nero, suo fratello, vilmente ucciso da Calus e dai suoi seguaci.-, disse, -Ma la mia proposta, lo vedete da voi, ha ricevuto questa risposta. Una risposta che Aristarda Nera ha giudicato appropriata. Sicuramente ella avrà a che pentirsi di tale scelta. Ma non sta a noi, invero, vendicarci. Non lo faremo!-, esclamò. A quelle parole vi fu clamore.-Perchè?-, chiese qualcuno, -Aristarda é allo stremo. Necessitiamo solo di un ultima spinta!-, urlò un altro, -Non daremo alla dinastia Nera un altro giorno!-, esclamò un altro.-Ascoltatemi!-, ...
... decuplicata dai vox amplificator, la voce di Serena tacitò tutti.-Noi siamo in questo momento dei paria. Io so che Calus non nutre per me alcuna simpatia. Quel porco vuole tenersi l’Impero. Vuole affossare il nostro valore. E se Aristarda Nera non intende far nulla al riguardo, se per lei patteggiare con quel verme é possibile, allora io mi rifiuto di riconoscerle il dirtto al trono.-, disse.Silenzio. Ancora. In realtà Serena sapeva che Aristarda avrebbe provato a negoziare, ma di fatto già immaginava l’esito. Amsio Calus non avrebbe ceduto l’Impero tanto facilmente.-Che sia Aristarda allora a lottare contro Calus. Noi ripiegheremo. Ho già persuaso il Legato Cuthbert a darci asilo. In cambio condividerò con lui alcune informazioni. Egli ci traghetterà sino ai territori controllati da Nimandeo Feral.-, disse.-Perché non tu signora? Perché non puoi esser tu a regnare?-, chiese qualcuno.-Perché non é il mio destino.-, rispose lei, -E perché Feral mi conosce bene. Sa che non saprei reggere l’Impero. Ma lui é, per caso o per virtù, l’unico pretendente degno del Trono. E lo appoggeremo.-, decretò, -Noi torneremo. Faremo ritorno per rettificare il torto fattoci!-.Vi fu silenzio, poi lento, lentissimo, incominciò l’applauso.
Così fu che Serena Prima, prima che Amsio potesse arrestarla, volò con le proprie forze presso le Isole Britaniche e poi, per barbari territori, giunse sino alle città di Cilicia Philadelphia.
La sera, Aristarda Nera inviò una lettera il cui testo recitava:
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