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La vicina culona
Data: 12/08/2019, Categorie: Etero Autore: LoveFree90, Fonte: Annunci69
Avevo 25 anni e vivevo con i miei in quella casa da un anno più o meno. Un parco tranquillo di poche case una attaccata all’altra che davano tutte sul cortile in comune. Avevamo buoni rapporti con tutti i vicini, soprattutto con Anna una bella milf poco più che cinquantenne alta un metro e settanta circa, non molto prosperosa di seno e giusto un po’ di pancia che vista l’altezza si notava poco. Quello che si notava era un culone pazzesco, sporgente e grasso, di quei culi non perfetti diciamo, ma che sembrava stesse a pecora anche in piedi. A me faceva andare il sangue alla testa ogni volta che lo vedevo. Non c’era mai stato niente che mi facesse pensare a qualcosa fino a quando un giorno ci incrociammo e mi salutò’ dicendomi: “Ciao bellissimo.” “Ciao Anna..” Mi fece l’occhiolino e andò dentro. Rimasi imbambolato, avevo sbagliato pensavo. Avrei dovuto dire qualcosa, essere un po’ più esplicito. Che coglione pensai. Magari voleva farmi capire qualcosa, o magari stavo fantasticando troppo. Fatto sta che da quel giorno ci pensavo molto spesso, e la prossima occasione non me la sarei fatta scappare. Passò qualche settimana durante le quali ci salutavamo sempre da lontano o quando magari veniva da me a chiacchierare con i miei. Fino a quando un pomeriggio uscii con la macchina dal cancello e lei era a piedi nel viale. Mi accostai e le chiesi se era tutto apposto. “Sisi...il cane è scappato e vado a recuperarlo” “Sali lo cerchiamo insieme” le dissi. “No ...
... tranquillo sicuramente sta in fondo alla strada in quel pezzo di terra abbandonato” “Dai ti accompagno, nessun fastidio” Esito’ qualche secondo e sali’ in macchina. “Che buon profumo hai” disse “Ti piace?” “Si molto..complimenti...ecco fermati qua, di sicuro si è infilato in quel vicoletto” Girai con la macchina in quella strada un po’ isolata fermai la macchina la guardai e dissi: “Anna devo dirti una cosa...sei davvero bella, mi piaci davvero tanto.” “Ma cosa dici...sei matto? Potresti essere mio figlio” disse sorridendo. Il fatto che sorridesse mi diede una speranza e soprattutto mi diede la spinta a essere più audace. Le misi una mano sulla gamba e mi avvicinai a lei come a baciarla. “Ma che cazzo fai!” E mi tolse la mano incazzata e imbarazzata. “Scusami Anna..davvero è che tu mi piaci sul serio..ma ti chiedo scusa ancora”. “Non ti preoccupare..lasciamo stare va” Saluto’ e scese dalla macchina. Mamma che figura di merda pensavo. Avevo frainteso o avevo sbagliato momento? Fatto sta che non ci avrei più provato. Passarono due mesi circa da quell’episodio, e quando ci incrociavamo mi salutava sempre cordialmente, il che voleva dire che non portava rancore o che voleva che ci provassi di nuovo? Il dubbio mi tormentava ma la paura di fare una nuova figura di merda spegneva subito il mio entusiasmo. Una sera di luglio mi ritirai che erano l’una di notte. Parcheggiai l’auto e stavo entrando in casa quando mi accorsi che lei stava al ...