1. Un convento


    Data: 11/08/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Ffransis, Fonte: Annunci69

    ... nella stanza. Era una delle suore più giovani, avendo preso i voti a vent'anni. Anna aveva sempre pensato di essere carina e che era un peccato che nascondesse la maggior parte di se stessa sotto l'abito.
    
    "Anna", la salutò la sorella in Cristo.
    
    Anna notò che gli occhi della suora erano quasi vitrei e il suo abito era più rugoso del solito. Sorella Beatrice normalmente richiedeva una pulizia costante.
    
    "Ho sentito che avevi problemi a dormire", disse sorella Giuliana ad Anna e si inginocchiò accanto a lei, "che stavi facendo strani sogni."
    
    Anna sentì arrossire il viso. "S-sogni?"
    
    "Non vergognarti", suor Giuliana le si avvicinò e le sussurrò. "Li abbiamo tutti avuti."
    
    "C-cosa?"
    
    "Suor Beatrice fa finta di non avere una fica, ma la maggior parte delle suore più giovani sono ben conscie di possederne una."
    
    Anna sentì la bocca aprirsi. Non si sarebbe mai aspettata di sentire un linguaggio simile da sorella Giuliana.
    
    "Non so cosa si aspettassero, certo che costruire un convento sulla porta dell'Inferno è quanto di più oscuro esista."
    
    "Porta per l'inferno?''
    
    La suora annuì placidamente prima di dire: "C'è una ragione per cui ti hanno detto di non uscire la sera e perché abbiamo il coprifuoco. Le cose brutte accadono di notte.''
    
    Detto questo, suor Giuliana si alzò e lasciò Anna che fissava a bocca aperta la porta.
    
    "Porta dell'Inferno", sussurrò Anna a se stessa.
    
    Per quanto poteva ricordare, le era stato insegnato dell'Inferno, del Diavolo e ...
    ... del fuoco. Mai porte per l'inferno. La gente normalmente non voleva andarci.
    
    Era notte. Il cielo era scuro e la sua candela era bassa. Il convento promulgò un rigoroso coprifuoco, ma lei doveva saperlo. Doveva sapere se suor Beatrice aveva detto la verità.
    
    I corridoi erano silenziosi e bui. Tutte le porte delle altre suore erano ben chiuse. L'unica cosa lontanamente viva nel convento di notte sembravano essere i pipistrelli che si radunavano tra le travi.
    
    Anna aveva sempre pensato che fosse strano che ci fossero così tanti pipistrelli in un convento.
    
    Stava per tornare indietro e rinunciare alla sua esplorazione quando sentì il suono di un gemito soffocato da una delle sale di preghiera. Si fermò, intrappolata tra la sua curiosità e la sua paura.
    
    La sua curiosità aveva vinto.
    
    Anna spense la candela e si avvicinò cautamente alla porta. Era leggermente socchiusa, in modo che potesse sbirciare dentro.
    
    Suor Giuliana era inginocchiata con le mani e le ginocchia sul pavimento di pietra. Era nuda e quella che sembrava la sua sottoveste le era stata infilata in bocca per calmare i suoi gemiti. Dietro di lei con i pantaloni abbassati in modo che Anna potesse vedere le sue cosce nude c'era il giardiniere.
    
    Aveva la pelle scivolosa di sudore e stava martellando furiosamente suor Giuliana. Anna non riusciva a distogliere gli occhi dal modo in cui le sue dita affondavano nei fianchi della suora o dal modo in cui ogni volta che si tirava indietro, Anna vedeva un pene ...
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