La leggenda dei re magi
Data: 07/08/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... spalmarglielo per tutta la mazza e fin sotto le palle, che si incordarono, quasi stessero per sborrare. Il numida fremeva, cercando di reprimere i gemiti e il piacere montante, mentre il greco insisteva quasi con perfidia a manipolargli l’uccello, insistendo con una mano sulla cappella e con l’altra sulle palle, neanche avesse imparato quest’arte mei bordelli siriani. In realtà non aveva mai visto un cazzo circonciso e la cosa lo incuriosiva e lo eccitava non poco, tanto da cominciare a mostrare un certo sollevamento sul davanti della tunica.
Finalmente, Akontios passò a oliargli le gambe e i piedi, ma ormai il processo era innestato e i brividi del povero Melchior non furono di meno. Avrebbe voluto
cacciarlo via con un calcio quel maledetto torturatore e sfogarsi in qualche modo, ma gli piaceva troppo quanto stava succedendo, gli piacevano troppo quelle mani impudiche sul suo corpo.
Finito di cospargergli d’olio il corpo, Akontios si deterse le mani, poi lo ricoprì di cenere finissima, trasformandolo nell’aspetto quasi una statua di grigio marmo; infine, prese uno strigile di bronzo e cominciò a raschiare via delicatamente lo strato di untume dalle belle membra del principe numida. La tortura, se così possiamo chiamarla, non fu meno piacevole e straziante della precedente oliatura, specialmente quando Akontios prese a raschiargli via lo strato di cenere zuppo d’olio e sudore dalla zona inguinale, evitando per fortuna di insistere sulla cappella.
Come gli Dèi ...
... vollero, l’operazione giunse a termine, Akontios fece entrare il principe nel catino e cominciò a versargli addosso l’acqua tiepida un poco alla volta, lavando via il residuo di sporco.
Melchior si sentì rinato, mentre l’altro gli poggiava sulle spalle un telo di lino e lo aiutava ad asciugarsi. Ma l’eccitazione non gli dava tregua.
“Ho sentito che nei vostri paesi gli uomini si accoppiano fra di loro…”, disse ad un tratto, lanciando ad Akontios uno sguardo intenzionale.
“L’ho sentito pure io… - rispose quello con tono indifferente – Ma ho sentito che anche nei vostri paesi gli uomini si accoppiano fra di loro.”, aggiunse.
“Sì, ma noi facciamo i maschi e lo mettiamo…”, disse Melchior, allungandogli una manata sulle chiappe.
“Se voi lo mettete, ci sarà qualcuno che fa la femmina e se lo fa mettere…”, rispose filosoficamente Akontios, impugnandogli spudoratamente l’uccello turgido, teso allo spasimo.
Melchior gemette, e a quel punto perse il controllo: afferrò il greco, lo fece piegare a novanta, gli scostò la fascia del perizoma dallo spacco del culo e, individuata l’apertura, ci puntò sopra il cazzo e spinse dentro. Akontios non batté ciglio: aveva desiderato quel cazzo dal momento stesso in cui lo aveva liberato dal perizoma e aveva fatto di tutto per accenderlo di lussuria.
La penetrazione improvvisa gli diede innegabilmente un po’ di fastidio, ma il piacere superava di gran lunga il dolore. Avrebbe dovuto insegnargli qualche piccolo trucco… e lui ne ...