Trasgressione fuorilegge
Data: 07/08/2019,
Categorie:
Etero
Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69
Questo racconto non parla di feste, orge, club. Questo racconto parla solo di due persone, Galatea ed io. Vedete, tante persone mi hanno chiesto (e chissà se è accaduto anche a voi): “ma come fa a piacerti il sesso in due con tutte le esperienze estreme che hai vissuto? Non è una droga per la quale si deve andare sempre oltre, sempre più avanti?” La mia risposta è decisamente NO. Cerco di spiegarmi. Il concetto di “meglio” è del tutto fuorviante.
Un triangolo con due donne non è meglio o peggio di di un’orgia.
Una coppia cuck non è meglio o peggio di una serata in un locale
Una gang non è meglio o peggio di un gioco a quattro con un’altra coppia.
Infine, il sesso in tanti non è meglio o peggio del sesso in due.
Il punto chiave è che sono semplicemente situazioni diverse. Danno emozioni e piaceri diverso. Io credo che tutti dovrebbero provare, sperimentare, mettersi in gioco per comprendersi e comprendere nel fondo i propri bisogni. È vero nel sesso, dato che di questo parliamo qui, ma è altrettanto vero nella vita in generale. Mai rinunciare a priori, ma vivere le situazioni come arrivano, senza aspettative. Questa è ormai la mia filosofia. Ho provato davvero tanto nella mia vita intima; qualche volta ho scoperto cose andavano oltre i miei gusti. In altri casi situazioni che mi eccitavano fino a pochi anni fa hanno perso oggi interesse ai miei occhi, in modo naturale. Ci evolviamo come persone, di conseguenza si evolve anche il nostro modo di giocare.
Quasi ...
... tutte le esperienze che ho citato sopra mi piacciono. Allo stesso modo mi piace giocare come singolo, ma altrettanto in coppia. In coppia con Galatea prima di tutto ma anche liberamente con altre donne, amiche speciali con cui condivido una intensa condivisione. Proseguendo la mia breve disamina non preferisco il sesso di gruppo rispetto a quello in due. Desidero entrambe le emozioni e vivo liberamente entrambe le situazioni nel rispetto di tutti e nella trasparenza più assoluta. Ho imparato che la differenza è profonda. L’orgia per me regala una emozione più mentale; è “l’idea” di vivere un rituale orgiastico che mi fa impazzire prima di tutto. L’infinita libertà di toccare, accarezzare, leccare e penetrare corpi diversi. Quando si crea l’atmosfera giusta (e molti partecipanti mi hanno confermato che alle mie feste questa atmosfera si crea invariabilmente) l’orgia è un momento di libertà spinta al massimo, in cui la nostra individualità si fonde in un gruppo nel quale è l’energia del gruppo stesso a diventare qualcosa in più della somma dei singoli desideri. D’altro canto l’orgia è inevitabilmente più dispersiva; manca la possibilità (ed è appunto per me il bello dell’orgia) di dedicarsi in modo assiduo a una persona. Non avrebbe senso per me rivendicare una sorta di possesso su un uomo o una donna bensì scivolare fluidamente assaporando la differenza dei corpi e dei sapori. In un’orgia poi esiste un senso per me magnifico di complicità e di fratellanza, come se celebrassimo ...