1. Beyond the White. Spettri e spade (3). Atto finale


    Data: 11/03/2018, Categorie: Etero Autoerotismo Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... passi. Gentile da parte sua.-Poche ore. Troppo poche. Recatevi all’aeroporto.-, disse l’hacker, -Arlecchino e Antonia vi raggiungeranno in aeroporto.-. L’uomo annuì Miryam Goldmann anche.Svanirono tra le ombre della sala insieme a Shaibat, lasciando Marco e Christine.-Per quanto riguarda te…-, iniziò lui. Lei sorrise. Un sorriso che mischiava divertimento e ferocia. Marco Poretti ebbe paura, una paura insensata, primordiale.-Dimmi pure.-, disse la nera. La paura che lei gli induceva lo privava finanche dell’erezione dovuta alla sua vicinanza. Per un istante pensò di parlargliene. Poi capì che non avrebbe avuto senso, anzi, che forse avrebbe potuto essere un errore, una riprova di debolezza.-Avevi ragione dicendo che eri l’unica a poter svolgere questa missione.-, disse.Prese a spiegarle. Christine non interruppe, non fece domande, si limitò ad ascoltare.
    
    Poche ore più tardi.
    
    Il volo fu rapido, ultra-rapido. L’uomo, Miryam e Shaibat sbarcarono a Klöten, accolti dai loro compagni. Horst ha un aspetto decisamente migliore ora.A parte il vestiario, che è decisamente adeguato alla stagione ventura e gli occhiali da sole, il mercenario si è fatto crescere i capelli, tingendoli di un castano convincente. Anche la barba.Gli occhi sono rimasti azzurri ma, nascosti dietro agli occhiali, chi li nota?-Spero che il volo sia stato piacevole.-, esordisce Arlecchino con un sorriso.-Prendi per il culo?-, domanda Miryam con un ghigno che è scherzoso solo a metà.-Il cibo è pessimo come ...
    ... ricordavo. Prima regola, gente. Mai, mai e poi mai, mangiare in volo.-, sottolinea l’uomo, -Comunque ci siamo.-.-Già. Seguiteci. Abbiamo parcheggiato poco distante.-, dice Antonia DuLac. La Baronessa è impeccabile nel suo abito e i capelli ramati le corrono lungo la schiena come una colata.È bella e sa di esserlo, ma non ne approfitta, pare. Almeno non con loro.L’uomo si sofferma a riflettere che quel gruppo di disperati, di guerrieri indomiti, alla fine è la cosa più vicina che possa dire di avere a una famiglia. La morte di Oleg è stata spiacevole, ma loro debbono andare avanti, fino in fondo. Il mini-van che hanno noleggiato li porta sino a Zurigo. È un viaggio silenzioso. L’uomo rimane immerso nei suoi pensieri.L’albergo a Zurigo è un quattro stelle. Una preparazione obbligata alla partenza verso la baita di montagna dove i loro bersagli terranno consiglio, secondo Marco e Shaibat.Camere singole per tutti. L’uomo entra nella sua. Non ha granché di bagaglio, giusto il necessario per giustificare un breve soggiorno. Si sdraia sul letto, chiude gli occhi.Ripensa a tutti i passi fatti, a tutti i morti ammazzati, amici e non che hanno marcato ogni suo singolo passo su quella via dolorosa ma necessaria che ancora percorre.“Quanto ancora?”, si chiede. Sa già la risposta. “Fin quando servirà.”.Qualcuno bussa alla porta. L’uomo va ad aprire. Miryam Goldmann entra come un ciclone.L’uomo sorride. La bacia. Nessun bisogno di parole. Hanno un affare in sospeso. E potrebbe non esserci ...
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