La Caduta. Dell’inferno di Eria e del proseguire della caccia.
Data: 03/08/2019,
Categorie:
Sensazioni
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... divertita, intrigata. “È forse questo il mio limite?”, si chiese, “L’essere immortale mi ha privata di questo?”. Il fuoco nel cuore di quel giovane, così simile a… Bandì quei pensieri. Aveva una missione, un obiettivo. Assaporò la paura di lui, per un attimo ancora, inebriandosi di un nettare inconcepibile alla mente dei mortali. -Non morirai per mano mia.-, disse. Poggiò le labbra su quelle del giovane. Lui cercò di resistere, ma lei sorrise. A contatto com’erano, avvinghiati e intimi come amanti, era impossibile non accorgersi quanto fosse combattuto. Odio e lussuria, finanche lì. Eros e Tanathos erano binomio, dualità assurda ma totale, e tanto perfetta da far male. Ora anche quel giovane ne aveva avuto un assaggio. Eria sapeva, con assoluta certezza, che sarebbe vissuto. Che non avrebbe vissuto una vita mortale, come le altre. E che mai, mai più, avrebbe riprovato qualcosa di simile. Assorbì quel momento, mentre si staccava e rifilava una ginocchiata al giovane, che colto ai testicoli si piegò, come un giunco. Non paga, la donna lo colpì alla nuca con l’impugnatura del pugnale. Stramazzò al suolo. Il tutto era durato pochissimo. Ma per lei… Per lei era un eco da un passato tanto distante da essere quasi indistinto. Nel fremito di quella che poteva vivere solo come una tempesta di sensazioni squisite, si fece largo il passato, con una veemenza che la lasciò basita. Ricordò. Per un breve, straziante istante, ricordò. Una vita prima, intere esistenze prima. Urlò di rabbia ...
... al cielo stellato. Urlò di disperazione per quel fato ingrato. Oh, come ricordava! Come non poteva evitare il ricordo! Persa nell’istante dovette apparire vulnerabile. Due nemici si fecero d’appresso. Ed Eria reagì. Schivò l’affondo di uno e applicò una leva rapida, mentre il coltello abbandonava la sua mano per andare a conficcarsi nel corpo dell’altro. Concluse la proiezione scagliando il malcapitato a terra, trafiggendolo con la sua stessa lancia un istante dopo e recuperando il coltello dall’altro morto. Ma nonostante quell’ennesima vittoria, il passato non la lasciò andare, non tanto facilmente. E che ricordi le giunsero! Battaglie di anni, secoli prima. Gli occhi di un uomo, così diversi e uguali ai suoi! Parole nel silenzio, improvvisamente… Lame sotto cieli crudeli. Stragi e tradimenti, e ancora quegli occhi, e quella bocca sulla sua! I pensieri le vorticavano in testa. Marciò lungo la strada. Falciò un uomo dagli occhi grigi, senza quasi percepirne la presenza. Il ricordo non voleva lasciarla. Ringhiò di rabbia incoerente mentre avanzava. Trovare la Lama, riprenderla. Riprendere il controllo. Prendere l’Impero. Regnare, come sarebbe dovuto essere. Come non era stato. Regnare… Le mani di quell’uomo sui suoi seni, oltre ogni possibile previsione, così sbagliato… E così maledettamente giusto… Le sue mani sul suo petto a graffiare, ad ascoltare il cuore. Un cuore che avrebbe dovuto sradicare dalla sua sede, ma che invece… Regnare… Sì! La sua lingua nel suo centro più ...