La coscienza di se 2 - Racconti Erotici

La coscienza di se 2

... ristorantino alquanto fuori mano, luogo di rifugio per innamorati romantici o per coppie di amanti clandestini; loro non erano né l’uno né l’altra, ma avevano bisogno della massima discrezione; mentre ordinavano, lui estrasse da una cartella che aveva con se un fascicolo di documenti che le sottopose mentre la cena andava avanti.

L’idea era molto temeraria e prevedeva anche molta fortuna; ma Rosalba aveva già messo in moto il suo naturale talento e sapeva che poteva riuscire a far diventare quell’utopia una realtà felice, se Lello avesse accettato il ruolo di socio e collaboratore, rinunciando alle velleità amorose che lei non poteva condividere, legata come era all’amore coniugale a cui non aveva rinunciato, non ancora almeno, e ad una relazione adulterina che era ancora vivace e, per il loro progetto, necessaria.

“Lello, stammi a sentire; la tua non è un’utopia; se si lavora bene, è un progetto fattibile; vediamo cosa può produrre questo meccanismo che stai avviando, di sottrazione più o meno lecita di una piccola parte dei guadagni alle varie ditte dell’azienda; secondo i tuoi calcoli, in un mese dovrei essere in grado di versare il capitale che proponi per la nuova ditta; ti dico subito che ci sto, a fare il salto di qualità con te; se non facciamo stupidaggini, avremo energie per far diventare il sogno una realtà.

Nel giro di un mese o due potrai registrare la nuova ditta, assumerne la direzione e partecipare ad assegnazioni per lavorare almeno un anno; ma ...

... dovrai licenziarti dal posto che occupi e dedicarti alla nuova costruzione; io devo restare nel giro per aiutare la crescita, almeno fino a quando ci muoveremo coi nostri piedi; quindi, mi pare naturale dire che come soci e collaboratori avremo presto le carte in regola per essere competitivi.

E’ sul terreno dei rapporti umani ed affettivi che non posso seguirti; sono troppo legata all’idea dell’amore coniugale per pensare di rompere con mio marito, con tutte le colpe che ha, e legarmi ad un amore aleatorio e forse improponibile, con un uomo di quasi dieci anni più giovane; se sei disposto a rinunciare a questa visione, possiamo fare tutto quello che proponi e che potrebbe avere un grande valore per entrambi.

Lo stesso discorso mi tocca fare per la mia relazione adulterina; Nello è ancora il lasciapassare per arrivare a certi risultati, a cominciare dal ‘saccheggio’ che mi proponi delle entrate dell’azienda; ma lo è anche per i contatti che devo stabilire con tanti personaggi dell’imprenditoria; mandarlo al diavolo per trasferire a te la passione sarebbe un errore tragico; lo sai che mi piacerebbe poterlo fare; diciamo che è un’ipotesi almeno prematura.

Se questa situazione ti può andare bene, ci sto e sono pronta a fare tutto quello che sarà necessario per costruire con te qualcosa di nuovo e giovane, come lo hai definito; per il resto, ti chiedo pazienza e speranza. Adesso il pallino è a te.”

“Nessun palleggiamento; ho già avviato i meccanismi per costituire a tuo ...