Confessioni di una casalinga
Data: 31/07/2019,
Categorie:
Etero
Tradimenti
Sesso di Gruppo
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... confermato che ero la sua troia, che ero a sua disposizione, che mi piaceva il suo cazzo ed anche la sborra in gola. È vero che con lui mi piace sentirmi profondamente femmina e ti dirò, caro il mio marito, che voglio essere la sua vacca e lui sarà il mio toro da monta che mi sfonderà davanti e di dietro!” Queste ultime parole anziché ferirmi, hanno stimolato la mia voglia ed il mio cazzo è cresciuto a dismisura. Il suo dialogo, all’inizio stentato, era diventato spigliato, sfrontato e sfacciato. “Devi anche sapere che, al di là delle scappatelle di cui ti ho messo al corrente, ho avuto un’esperienza di sesso incredibile. È successo l’estate che sono andata in Sardegna con tua sorella, Carlo e Franco, ti ricordi?” Ho annuito ed immediatamente ho avuto un fremito al basso ventre e mi sono detto “A qual tempo lei era la mia adorata moglie e già da allora ha avuto altre avventure di cui non sono a conoscenza” “Su raccontami, prosegui” ho detto curioso ed eccitato come mai lo sono stato. “Devi sapere che il terzo giorno della vacanza tua sorella non è stata molto bene e non se l’è sentita di fare una gita in barca, tuttavia ha insistito molto affinché noi non rinunciassimo e dopo le sue insistenze siamo andati al porto e quando stavamo per salire sulla barca di Franco qualcuno lo chiamò. A qual richiamo ci siamo tutti girati per vedere chi fosse colui che lo chiamava. Abbiamo visto un giovane di colore che si sbracciava verso di noi facendoci cenno di attendere. Velocemente si ...
... è avvicinato ed ha salutato calorosamente Franco. Lui era un amico di Franco che risiedeva in Sardegna, con il quale ogni tanto concludeva qualche affare. Sono stata presentata a quel giovane che fin da subito mi è stato simpatico. Si chiamava Kamal, se non ricordo male. Era alto e snello ed in quel momento indossava solamente degli short bianchi che mettevano in risalto la sua corporatura scura. Credimi, sono rimasta a bocca aperta incantata dal fisico di quel giovane. I miei occhi hanno incontrato il suo sguardo ma poi li li ho abbassati ed invece di distogliermi la mente mi sono sentita attratta, come se lui fosse una calamita, verso il suo pube che dal rilievo lasciava presagire un cazzo di notevoli dimensioni. Franco parlava ma né io né Kamal seguivamo le sue parole perché entrambi ci stavamo scambiando delle occhiate per dirci com gli occhi che avevamo voglia di monta, di pompa, di cazzo e lui di figa. Anche Franco si è accorto della scintilla scoccata tra noi due, infatti ha proposto a Kamal di unirsi a noi per la gita in barca. Gli abbiamo dato il tempo di disdire alcuni suoi impegni e si è sistemato in barca con noi. Io continuavo a guardarlo all’altezza del sesso e devo confessarti che per la prima volta in vita mia mi sono sentita la figa colare ed avevo paura che il minuscolo triangolino del costume si macchiasse. Sarebbe stato decisamente imbarazzante se gli altri mi avessero vista bagnata. Durante la navigazione mi sono perduta con delle fantasie. Pensavo al ...