Finalmente la prima volta
Data: 29/07/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Nicky, Fonte: EroticiRacconti
... sul mio addome, e in parte sulla mano di Alessandro. Lo supplicai di continuare, cosa che lui non mancò di fare, e potei godere delle ultime scarichi di piacere. Finito l’orgasmo mi sentii molto meglio, sollevato da quell’eccitazione che mi stava facendo quasi soffrire. E potei cominciare a gustarmi quella dolce sensazione di rilassamento che viene dopo.
"Dalla quantità di sperma che è uscito ti deve essere piaciuto parecchio anche a te!" - disse Alessandro. Mi diede un bacio sulla guancia e aggiunse: "Vado di là a prendere un po’ di scottex, così ci puliamo." Mi lasciò solo per qualche momento, e potei riflettere brevemente su tutto quello che era accaduto. Era tutto incredibilmente nuovo, ma Alessandro e io eravamo amici, e dopo averlo desiderato per tanto tempo mi sembrava quasi normale.
Alessandro tornò con lo scottex, che mi passò e con cui cominciai a pulirmi. Mentre mi pulivo rimase in silenzio, e poco prima che io togliessi mi disse: "Mi è piaciuto farti una sega, però volevo mettere in chiaro che per come ti vedo io non me la sento di andare oltre."
Io lo guardai, non capendo: "In che senso non vuoi andare oltre? Vuoi che non lo facciamo più?" – Sentii subito una tristezza invadermi il petto.
"No no, anzi, sto già ripensando a quando mi farai il prossimo pompino, me l’hai fatto troppo bene! Quello che voglio dirti è che io non me la sento di fare un pompino a te. Non perché tu non mi piaci... Non so se mi capisci..."
Mi sentii subito sollevato, ...
... avevo capito dove voleva andare a parare. Però volli vendicarmi un pochino:
"Vabbè, dai, praticamente stai dicendo che a te piace metterlo. E io dovrei essere quello che lo prende, giusto?" – dissi, scherzando. Mi solleticava questa cosa di parlare apertamente dei nostri ruoli.
"Sì, non volevo dirlo così direttamente, però sì! Anche se mi sembra che tu sia più portato in quella direzione. Poi dipende anche da te se te la senti..." – con tono un po’ cauto.
"Però, ti sei slanciato! Mi chiedi subito di mettermelo nel culo, se ho capito bene!" – mi piaceva usare questo tono diretto. Era soprattutto un modo per dare sfogo alla mia repressione, quella repressione che la società impone su chi è diverso. E poi mi piaceva prenderlo un po’ in giro, stuzzicarlo, facendolo passare per una persona sfrontata.
"Mi piace molto l’idea di fare sesso con te, Marco. Anzi, ti posso svelare che ogni tanto mi sono anche masturbato mentre mi immaginavo di fare sesso con te. Però non volevo correre, se vuoi aspettare va benissimo. Non voglio metterti pressione..."
Lo interruppi, ridendo: "Ma dai, sto scherzando! Non sono mica una donna! Non vedo l’ora di prenderlo, vai tranquillo!" – e mi avvicinai a lui, dandogli un bacio provocante sul collo.
Notai con piacere che Alessandro era contento, ma come poteva essere altrimenti? E per me era bellissimo sentirmi oggetto del suo desiderio. Era bello, punto.
"Ma te l’hai già fatto altre volte?"– mi chiese Alessandro
"No, sono vergine di ...