In Treno
Data: 28/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Carletto2021, Fonte: EroticiRacconti
... renda conto che io sto facendo altrettanto.
Ogni tanto sembra tornare ad immergersi nel suo tomo, ma dura poco pochi secondi e poi riprende a guardarmi con gli occhi che si soffermano sulle mie mani incrociate… curiosa la ragazzina, penso.
Inconsapevolmente comincio ad accarezzarmi la patta, quel suo continuo guardare mi sta eccitando e l’erezione si è fatta importante, il gonfiore lascia intuire il volume del mio membro e i suoi occhi adesso, al contrario di prima, lasciano trasparire curiosità.
Sorrido dentro di me, stacco gli occhi dal finestrino e mi guardo intorno, non c’è anima viva. Lei è colta di sorpresa e con un sussulto torna a leggere il suo grosso libro, ma si vede che finge… mi piace questo gioco e anch’io faccio finta di niente, con noncuranza torno a rivolgere l’attenzione al buco nero che sostituisce il panorama esterno.
Dopo pochi secondi lei rialza lo sguardo e torna a puntare gli occhi curiosi sulla mia patta. Mi sa che questa giovane e bella ragazza ha una voglia tale che anche la differenza dell’età passa in secondo piano. Chissà se ha il ragazzo, probabilmente sì, ma è evidente che le manca qualcosa se mi punta in questo modo, ma non ho il coraggio di fare il primo passo, potrebbero essere solo mie fantasie e rischio una figura di merda.
Ma chi se ne frega! Nella carrozza siamo solo noi due e il controllore è passato da poco, quasi, quasi…
Lentamente sposto le mani sulle cosce e lascio che l’erezione non conceda più nulla alla ...
... fantasia, lei spalanca gli occhi e apre la bocca, la sua sorpresa è palese e non riesco a trattenermi dal sorridere.
Se ne accorge e si rende conto che la sto osservando dal riflesso sul finestrino, abbassa lo sguardo e le guance si avvampano, si mette una mano sulla fronte a coprire gli occhi, io continuo a sorridere e non dico nulla, lei scuote la testa e poi torna a guardarmi, adesso però leggo come una sfida nelle sue pupille.
“Vediamo fin dove hai il coraggio di arrivare vecchio porco”, starà pensando.
Lentamente faccio scorrere la zip, infilo la mano dentro e mi accarezzo, c’è l’ho duro come il marmo, lei non smette di fissare il riflesso del mio volto sul finestrino e poi passa a studiare con attenzione la mano che si muove in una lenta masturbazione, torna di nuovo su con lo sguardo a cercare i miei occhi, ma io continuo a far finta di ignorarla.
È un gioco che dura diversi minuti e nel surreale silenzio nella carrozza si percepiscono solo i nostri respiri, il mio soprattutto, perché mi sto eccitando di brutto.
All’improvviso un sommesso gemito, mi volto e per la prima volta ci guardiamo direttamente, ha l’espressione stralunata e la sua mano sta imitando la mia, si accarezza in mezzo alle gambe e il medio indugia con decisione all’altezza del clitoride.
Ormai non ho più alcun dubbio, la ragazzina ha voglia di sesso e posso andare tranquillo, torno a controllare che non ci sia nessuno, afferro la mazza e la tiro fuori, è talmente dura che rimane dritta in ...