1. Il cazzo del signor fabio 2


    Data: 27/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gay2way, Fonte: Annunci69

    ... massaggiare la pianta, beandomi della vista e dell'odore di quei piedi…
    
    Fabio mi guardava inspirare profondamente con uno sguardo a metà tra lo stupito e l'affascinato. "Davvero ti piace così tanto?" chiese incredulo.
    
    "Oh sì!" risposi. "Tu goditi la sensazione." E sotto i suoi occhi, guardandolo fisso, passai la lingua sul suo alluce destro, accogliendolo poi nella mia bocca. Presi a passare anche alle altre dita, insistendo in particolare negli spazi tra loro, assaporando il gusto della pelle e l'odore che portavano…
    
    Fabio aveva la mano sul cazzo, duro sotto la stoffa. Da scettico, vedevo che si stava ingrifando sempre di più. Di colpo mi sfilò il piede di bocca, si alzò in piedi e si abbassò i pantaloncini.
    
    "Ora basta. Succhiami questo!"
    
    Il suo cazzo era duro, gonfio, con le vene ben visibili e pulsava davanti alla mia faccia. Non potei far altro che inginocchiarmi e prenderlo nella mia bocca. Il misto di sapori e odori, tra sperma e sudore e cazzo eccitato, mi riempì le narici e la bocca. Succhiai avidamente la cappella, apprezzando il forte gemito che emise Fabio, goduto. Passai la lingua con attenzione su tutta l'asta, perdendomi tra i suoi peli folti, scendendo fino ad accogliere i coglioni gonfi che pendevano davanti a me.
    
    Fabio mi spostò quasi di peso, in modo da mettersi rivolto verso il televisore e mi posizionò davanti a sé, in modo che dessi le spalle allo schermo. Mi mise una mano sulla testa per tenermi fermo e cominciò a fare avanti ...
    ... indietro con il bacino. "Bravo, succhiami mentre mi guardo la tv. Sì, così, bravo, che sto godendo" mi esortava, dando colpi di cazzo dentro la mia gola.
    
    Io spalancavo la bocca il più possibile, cercando di accoglierlo più in profondità possibile, trattenendo il fiato e i riflessi per dargli la sensazione di scoparmi, godendo del suo cazzo di marmo, le sue palle che mi urtavano il mento a ogni affondo.
    
    "Leccami adesso, sì, oh sì, così" gemeva, lasciando che fossi io a condurre, e lo feci, afferrando l'asta coperta di saliva e viscida, massaggiandola, masturbandola, succhiando la cappellona…
    
    E il suo seme mi colpì il palato improvvisamente, preceduto solo da un irrigidirsi di muscoli: tre, quattro schizzi densi, caldi, che furono accompagnati da un gemito gutturale e liberatorio. Strinsi il cazzo di Fabio tra le mani, spremendo le ultime gocce di sborra che fecero capolino sulla punta: le raccolsi con la lingua, ingoiando poi tutto quel nettare con un sospiro goduto. "Aaah!" esclamai.
    
    Fabio si lasciò cadere sul divano, fiaccato come l'ultima volta. "Cazzo che sborrata" commentò. Ridacchiò. "Certo che ci sai proprio fare con quella lingua!" commentò.
    
    "Contento che ti sia piaciuto. Neanche l'altra volta ti sei lamentato mi sembra" risposi con un occhiolino. Mi rimisi a sedere, prendendo una lunga sorsata di birra. A forza di succhiare avevo la gola secca, ma me ne pentii subito: l'alcool si mescolò al gusto di sborra, coprendolo.
    
    Anche Fabio afferrò la bottiglia e ...