1. Il cazzo del signor fabio 2


    Data: 27/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gay2way, Fonte: Annunci69

    Ciao a tutti! Visti i molti commenti, ho pensato a proseguire il racconto con qualche altro episodio. Vedremo cosa succederà.
    
    Spero che anche questo piaccia! Buona lettura!
    
    Nei giorni seguenti il ricordo del signor Fabio e del suo cazzo continuò a perseguitarmi. Le sue mutande, dimenticate nel mio appartamento, divennero compagne inseparabili delle mie sedute di masturbazione: le annusavo, le assaggiavo, arrivai anche a sborrarci dentro, immaginando di fare la stessa cosa con il loro proprietario.
    
    Nel frattempo, non avevo avuto più modo di incontrare Fabio a tu per tu. Quando ci incrociavamo per le scale, era sempre con la moglie e il figlio e, anche se tra i nostri occhi scorreva qualche scarica elettrica, i nostri gentili "buongiorno" non lasciavano trasparire che tra noi ci fosse qualcosa di più del normale rapporto tra due vicini di casa.
    
    Fu durante uno di questi incontri che vidi la possibilità di tornare all'attacco.
    
    Stavo rientrando a casa, quando davanti al portone vidi Fabio con suo figlio, Davide, con un gran numero di borse della spesa da portare a casa. Nel nostro condominio non c'è l'ascensore e per di più abitiamo al terzo piano, perciò ogni volta è una faticaccia: lo è per me, che faccio spese per una persona sola, figuriamoci una famiglia di tre persone!
    
    "Buongiorno!" li salutai subito. Per gentilezza mi offrii subito: "Vedo che siete piuttosto carichi… serve una mano per portare su tutto?"
    
    Fabio mi guardò sorpreso. Ogni volta non capivo ...
    ... se incontrarci lo mettesse in imbarazzo o no. Mi rispose: "Guarda, se non ti è di peso, una mano la accettiamo volentieri. Carichi in effetti siamo carichi… soprattutto io." Davide stava scaricando dalla macchina l'ultima busta della spesa, così si perse suo padre che mi faceva l'occhiolino mentre accennava al proprio inguine.
    
    Altro che imbarazzo! Era uno sfacciato! Il mio cazzo diede un guizzo di eccitazione.
    
    "Dai pa', muoviamoci che devo uscire stasera, vado con gli altri a guardare la partita" si intromise Davide.
    
    "Sta' buono, Dave, e ringrazia che qualcuno si sia offerto di darci un aiuto" lo rimproverò il padre. Il ragazzo mi guardò senza troppo interesse. "Scusi… grazie dell'aiuto" disse.
    
    Scrollai le spalle e gli sorrisi, poi afferrai un paio di buste e tutti e tre cominciammo la salita. La mia testa stava già lavorando: l'occhiolino di prima lasciava ben sperare, dovevo solo trovare la scusa giusta.
    
    "E così" chiesi ansimando a Davide, lungo le scale "stasera esci per vedere la partita?"
    
    "Sì, andiamo con amici in un pub in centro" confermò l'altro.
    
    "Anch'io la guardo, ma mi sa che starò a casa. Sono stanco per il lavoro, e poi posso stare più tranquillo… birretta e comodità, sul divano!" aggiunsi, apparentemente per fare semplice conversazione. Il calcio non mi è mai interessato più di tanto, ma ovviamente la mia era un'esca, e infatti…
    
    "Ma davvero? A mia moglie il calcio non piace proprio, ogni volta dobbiamo decidere guardare quello o qualcosa ...
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