Eleonora e Lapo PARTE 2
Data: 25/07/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: aldebrando1, Fonte: RaccontiMilu
... avuto mille gradi. Proprio scema non sono…. l’ho appena toccata, anche se lui insisteva. Si parlava e si rideva e non ti dico che effetto fa stare accanto ad un uomo così che è venuto apposta dalla Francia per saltarti addosso in un letto. Però ad un certo momento mi son sentita proprio a disagio. Insomma, ero lì tutta agghindata apposta per lui, c’ero andata pronta per lui, nella mente e ancora di più nel corpo. Ma di colpo mi era come passata ogni fantasia. Insomma, basta con le cazzate, il mio uomo mi aspettava, che ci stavo a fare lì? Lui si deve essere accorto che gli stavo sfuggendo, che al mio respingerlo da ragazza che va corteggiata allo sfinimento, si stava aggiungendo qualcos’altro. Ha pagato, mi ha pregato di accompagnarlo fino alla macchina… ci potevamo salutare lì, ha detto. Ho tentennato, ma il suo braccio sotto il mio mi portava con una forza lieve ma irresistibile. La sua macchina era vicino alla spalletta del fiume, fammi compagnia mentre fumo l’ultima sigaretta, dai,dice lui…. Mi sono appoggiata al parapetto, a guardare l’acqua che scorre, neanche me ne sono accorta e lui era dietro di me, mi carezzava le spalle, il suo fiato caldo dietro al mio orecchio. Poi ho sentito l’umido delle sue labbra sul mio collo, sotto l’orecchio, e ….. la pressione del suo cazzo duro contro il mio corpo. Ora marti, quando hai sentito una volta un cazzo come quello stai certa che non lo dimentichi facilmente. [cazzo!!!!!!!!!!! ma di cosa cazzo sta parlando questa!!!!!! l’ha ...
... già sentito??!! – vorrei spostarmi da dove sono, andare in cucina, rovesciare il tavolo da pranzo fin che lei correrebbe da me a tentare di calmarmi, ma io non smetterei, mi strapperei i cappelli, l’anima …… ma non riesco proprio a muovermi!] “Lui si doveva essere piegato un po’ sulle ginocchia, dal momento che me lo strusciava contro il solco del sedere. Io non ci ho capito più niente, penso addirittura, di aver spinto il bacino contro il suo pacco, non son sicura, … mi tremavano le gambe, era lui a sostenermi. In un attimo mi son trovata con la testa un po’ girata verso di lui, la sua lingua che mi ravanava in bocca e la sua mano sull’interno cosce, dove finiscono le autoreggenti, e poi sulle mutandine. “ Sei fradicia” – ha detto – andiamo in albergo da me dai… ci divertiamo… non pensare a nulla… prenditi questa vacanza… te la meriti… non c’è niente di male… ti desidero da matti….”
ora, momentacci me ne son capitati nella vita…. ma una cosa come questa no cazzo! Son caduto seduto a terra, senza forze. L’avevo immaginata più volte quella scena,è vero… Ele a cavalcioni di quello stronzo, che se lo cavalcava e godeva come una matta…ed ero stato male e mi ero eccitato anche a pensarlo, perché alla fine si trattava più che altro di un modo di esorcizzare una paura che avevo, la paura di aver capito fin troppo bene cosa poteva essere successo quel giorno al mare. Ma adesso… adesso… la vedevo chiara lì davanti a me, ed era vera, era certa (pensieri veloci, lucidi, come sogni che ...