1. Noi non siamo nessuno


    Data: 24/07/2019, Categorie: Etero Autore: Giu!!!, Fonte: EroticiRacconti

    I vapori della doccia , l’acqua calda sulla nostra pelle, il getto del soffione come un temporale, l’afflizione che esce dalla sua bocca, le gocce che scendono sulla superficie del vetro, lasciando aloni. Le dita incrociate alle sue con il palmo delle mie mani contro il dorso delle sue, saldamente afferrate, spinte al vetro scorrevole. Lei inclinata, appena appena, io ancora retrostante, ancora violento dentro di lei, dentro il suo fondo schiena. Sesso anale quasi furioso, senza compromessi, solo il mio diletto perverso fino all’orgasmo. Sono sporco proprio come quella canzone di Maryln Manson che a lei piace… piaceva.
    
    Usciamo dal box doccia, siamo nella piccola stanza da letto pervasa dalla condensa. Viviamo insieme da poco nel suo appartamento, quello che la nonna le ha lasciato in eredità, solo a lei che l’ha accudita, fino alla morte. I suoi genitori sono un casino, i miei non sono meglio. Ci sentiamo nessuno. Siamo avvolti da perversioni, deviazioni e contraddizioni. Queste cose ci rendono vivi e forti. Man mano scopro l’anima di lei, scopata dopo scopata… perversione dopo perversione. Lei è masochista, bipolare… un bel cocktail da tracannare senza alcun sorso. Io? Ho i miei fottuti casini ma, non so a che gioco sto giocando, un conto e farle male fisicamente, un altro sentimentalmente. Desidero il suo fisico perfetto, scolpito da ore ed ore di palestra? Desidero che sia la mia sottomessa? Mi chiedo se l’amo ogni volta che prendo il suo corpo per il mio piacere… a ...
    ... lei piace… lei mi provoca, cerca di farsi punire.
    
    Io l’ho cercata, lei mi ha trovato, io l’ho corteggiata lei mi ha sedotto. Lei mi ha dimostrato la sua devozione.
    
    Non è ancora tardi, anche se manca poco all’imbrunire. Siamo freschi, puliti e belli, resteremo sempre sporchi.
    
    Ho tirato fuori dall’armadio il suo abito più bello, corto, seducente, leggermente luccicante per i miei i gusti, non lo ha mai indossato. Doveva al suo diciotto anni, la nonna morì poco prima. Lei non festeggiò e non indossò quell’abito che la stessa nonna le aveva regalato.
    
    Tutto quello che posso fare per lei è festeggiare i suoi diciannove anni come se fossero la festa dei diciotto. Con pazienza ho organizzato tutto, con qualche aiuto, qualche sforzo e soprattutto con soldi. Suppongo che lei sospetti qualcosa, la sua intelligenza è fuori dal comune, non dice nulla, si agghinda divinamente, mette in risalto la luminosità del suo viso.
    
    Mentre si veste, la tocco, la sfioro con le dita, l’afferro con prepotenza per il collo, le tolgo il respiro. Mentre si veste gli giro intorno, lei esalta ogni gesto con una seducente lentezza che mi fa impazzire, mi provoca. Io la bacio, la schiaffeggio, vorrei legarla al letto… So che se la scopassi perderei tempo, il desiderio è forte. L’ho scopata con foga nella doccia, solo per il mio piacere, ora vuole godere lei. La fortuna vuole che il mio cazzo non è ancora del tutto pronto e duro. Distolgo i pensieri contorti. Le intimo di muoversi.
    
    Usciamo di ...
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