1. Un urto conveniente


    Data: 10/03/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Ffransis, Fonte: Annunci69

    ... effettuava. Precipitò in lei con una affondo violento di bacino.
    
    Morgana gemeva con fervore, cercando di adattarsi al calibro del suo improvvisato amante. Molto più grande di quanto fosse abituata. Lei, un avvocato di un rinomato studio di squali dei tribunali. Moglie e madre diligente. Scopata come l'ultima delle troie in parcheggio con una illuminazione da camposanto.
    
    Alex si agrappava alle spalle appoggiandosi a lei con tutto il suo peso.
    
    Il suo cazzo uscì dalla foce sgorgante e atterrò all'ingresso dell'ano.
    
    Senza troppi complimenti spinse per entrare, incontrando una resistenza maggiore di prima.
    
    Morgana, improvvisamente, si era irrigidita.
    
    "Alex, sei nel buco sbagliato. Non qui, per cortesia..."
    
    "Hai mai provato la sodomia?"
    
    "Uhm, si, ma non spesso è mai con uno così grosso..."
    
    "Quindi, avvocato, è ora di provarlo adesso."
    
    Non ebbe il tempo di obiettare che si ritrovò i centimetri su per il culo.
    
    Sentiva spingere in profondità nelle sue viscere. Morgana gemeva di dolore. Ma solo all'inizio.
    
    "Allora, puttana, ti piace che ti scopi il culo? È così stretto e bagnato. Ti bagni facile. Hai acqua che perde da tutti i buchi, troia."
    
    Morgana rimase per l'ennesima volta stupita di se stessa. Il dolore lasciò spazio al piacere. Si ritrovò a pronunciare una litania di costanti gemiti di compiacimento.
    
    Alex affondava a un ritmo incalzante. Stanco della sua litania, le tappò la bocca permettendo al suono del bacino, che percuoteva le sue ...
    ... chiappe, di avere il sopravvento.
    
    Gli occhi erano ora abituati alla poca luce. La vista del suo cazzo che penetrava e usciva a velocità supersonica lo mandava ai vertici del delirio.
    
    Questo fottuto avvocatucolo aveva un culo e - non da meno - una bocca sublime.
    
    E lei si mostrava una vera troia adesso che lo incitava a sbatterla con quanta più forza avesse immagazzinata in corpo. Nascondeva bene la sua indole sotto quelle vesti di maestra delle elementari prestata all'avvocatura. Aveva nascosto bene il suo gioco. Le piaceva, si vedeva, si sentiva. Poteva andare d'accordo con la migliore rottainculo della città.
    
    Cosa direbbe suo marito? Lo aveva intravisto una sola volta. Aveva l'aria di un contabile.
    
    Gli sarebbe piaciuto vedere sua moglie sbattuta a forza sul cofano di un auto? Avrebbe voluto partecipare, si sarebbe fatto una sega o avrebbe cominciato a inveire minacciando chissà che cosa?
    
    In quel caso poteva rientrare nel gabbiotto e recuperare il ferro che dormiva nel cassetto in alto a destra.
    
    Lo avrebbe tenuto sottotiro e costretto a guardare, zitto e muto, la moglie ricevere colpi di cazzo nel culo.
    
    Si avrebbe fatto proprio così. Che pazzo bastardo. Era completamente andato per quella puttana che continuava a gemere in tutte le lingue di Babilonia.
    
    Scossa, incapace di controllarsi, Morgana
    
    emetteva suoni animaleschi. La sua parte razionale era totalmente sommersa, prevaricata da una
    
    nuova creatura, che non riconosceva Grugniva, muoveva la ...