Un urto conveniente
Data: 10/03/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Ffransis, Fonte: Annunci69
Morgana era un avvocato. Conduceva una vita ordinata. Ogni secondo era organizzato, senza lasciare spazio alla fantasia dell'imprevisto. Tutto ciò che riguardava la sua apparente durezza e autocontrollo trasudava dal suo abito dal taglio perfetto, che si fermava appena sopra il ginocchio rivelando lunghe gambe snelle rifinite in eleganti décolleté.
Ai suoi capelli neri imprigionati da una crocchia rigorosa e al paio di occhiali, con una montatura blu notte, che le davano un'aria severa e sexy.
Ogni notte, quando usciva dall'ufficio, incontrava lo sguardo della guardia giurata che osservava il parcheggio. Intuiva in lui un tale desiderio da darle i brividi su tutto il corpo. Ma a parte qualche cortese consuetudine, non osava mai parlarle. Era alto, imponente, capelli castani e un aspetto scuro così ammaliante.
Emanava un'aura oscura, quasi bestiale.
Non aveva tempo per queste cose. Aveva una vita prefissata: un marito, amorevole, amici fantastici e un lavoro piuttosto eccitante. Non c'era spazio per le fantasie.
Quella sera fu quasi l'ultima a lasciare l'ufficio, trattenuta da una complicata pratica che le aveva richiesto più tempo del previsto. Era già buio e le luci nel parcheggio non erano luminose.
Per niente rassicurante, guardò il posto di sorveglianza ma non vide alcun segno della guardia giurata. Forse era in pausa.
Una volta al sicura nel suo veicolo, prese il telefono per dire al marito che stava rientrando, ma che prima sarebbe andata a in ...
... un discount H24 a prendere i cereali al miele per il loro bambino.
"Tesoro, sono io, devo...Cazzo!"
Un suono forte di lamiera accartocciata fu udito dall'altro capo del telefono.
"Cosa sta succedendo, va tutto bene?"
"Si, non ti preoccupare. Credo di aver danneggiato la macchina. Una bottarella...Nooo!"
"Che hai fatto, Morgana?"
"Aspetta, ti richiamo tra poco. Non è niente, comunque..."
Con orrore, scoprì di aver speronato la parte anteriore dell'auto del suo capo. Una delle uniche auto rimaste nel parcheggio e doveva essere questa!
L'indomani sarebbe stato furioso. E anche se non riusciva a licenziarla per così poco, avrebbe trovato un modo per rendere la sua vita un inferno vivente.
Morgana esitò sul da farsi. Poi decise di tornare nella sua auto e di non aver né visto né sentito. Sapeva che le telecamere del parcheggio erano inattive da molto tempo. Da qui la necessità di impiegare una guardia giurata. Dopotutto, potrebbe benissimo essere stato qualcun altro a quell'ora della notte.
Prima di infilare un piede in macchina, una voce bassa e profonda la congelò su due piedi all'istante.
"Dove crede di andare?"
Era la guardia giurata. Stava lì, dritto come un corazziere di Montecitorio, fulminandola i suoi occhi con una qualche malizia nel suo sguardo. Aveva visto tutto di sicuro. Sgattaiolare via non era più un'opzione.
"Per favore, non dica niente signor..."
Lo implorava cercando di decifrare il nome sul distintivo appeso al petto ...