1. Massaggio alla prostata


    Data: 19/07/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... qui all’hotel e non sarebbe male socializzare un po’.
    
    - La cena qui al Grand Hotel potrebbe essere un problema, – obiettò. – Qui mi conoscono tutti.
    
    - Ceniamo qui in camera allora, che ne dici?
    
    - Questo è meglio perché dal garage si può salire in ascensore ai piani senza essere visti.
    
    - Perfetto allora. – Conclusi. – Te la senti di cominciare il massaggio?
    
    - Sì, certo. Hai portato l’occorrente?
    
    - Naturale.
    
    Presi il mio borsone e glielo porsi. Poi sfilai l’accappatoio e rimasi nudo e mi mossi con disinvoltura. Lei mi guardava.
    
    - Davvero mi hai trovato bello? – Le chiesi mentre prendevo la roba dal borsone. – O era una frase di circostanza?
    
    - Sì, – rispose sorridendo. – Di solito ho dei vecchi babioni...
    
    - Anche tu sei bellissima. – La lusingai. – Spero proprio che domani sera ci si metta d’accordo.
    
    Le misi in mano un lungo dildo anale fatto a sfere di gomma di diametro crescente, le prime sottilissime, le medie erano di 3 cm e l’ultima di 4 centimetri.
    
    - Questo me lo devi infilare nel culo facendo attenzione, – le spiegai, senza usare mezzi termini. – Non è facile da mettere. Va lubrificato bene e spinto con determinazione. Ma anche l’ultima sfera va infilata nostante il diametro. Te la senti?
    
    - Sì sì, lo so. Lascerò fuori solo l’anello.
    
    - Brava. – Continuai. – Poi mi farai un massaggio normale con il dildo a scomparsa nel culo.
    
    - Però sarebbe bene che per inserirlo ti mettessi a quattro zampe sul letto.
    
    - Perché?
    
    - Perché ...
    ... devi stare con le gambe allargate al massimo, cosa che sul lettino non puoi fare.
    
    - Hai ragione. – Ammisi. – Poi, una volta infilato, salgo sul lettino.
    
    Salii sul letto e mi misi a quattro zampe come prima, quando mi aveva fatto la pera.
    
    - Accarezzami pure. – Ripetei. Stavolta non era una concessione ma una richiesta.
    
    Contrariamente a prima, porgerle il culo mi generava un senso di piacere intimo. Sordido. Vergognoso. Fantastico. Portai le mani dietro per allargare le natiche.
    
    Lei indugiò a lungo con le carezze prima e con il dildo poi. Sapeva come accrescere il mio desiderio in modo che il dildo venisse accettato in culo facilmente. Evidentemente lei lo sapeva anche prendere nel culo. D’altronde, con il culo che aveva, vorrei vedere quale moroso non ne avrebbe approfittato.
    
    Poi, finalmente, appoggiò la punta sottile del dildo al buco del culo, che scivolò dentro per un paio di centimetri e mi parve di sentire i brividi. Desiderai di essere penetrato subito, ma lei prima accarezzò i coglioni. Poi, tenendosi per di là, spinse dentro le sfere più grosse. Mi stava inculando con raffinatezza, con femminilità, con erotismo. Sentii il buco del culo che si allargava e si stringeva al passaggio delle sfere e l’ingombro che scivolava dentro di me. Il cazzo si gonfiò in un baleno. Poteva fare di me quello che voleva. E lei voleva fare di me quello che le avevo detto di fare.
    
    Spinse con devozione l’intero dildo sferico nel culo e arrivò alla grossa sfera finale. L’ano ...
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