1. Io e Martino (parte prima)


    Data: 11/07/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: Amputesex, Fonte: RaccontiMilu

    ... di riluttanza ai suoi ordini ormai rassegnato al mio destino.
    
    Martino si sedette sul letto poi mi disse: “vieni qua, puttanella, fammi vedere il culetto”, io mi avvicinai obbediente e mi lasciai afferrare per i fianchi, lui mi girò di spalle ed iniziò ad ispezionarmi il culo come se l’avesse comprato e potesse avanzare sopra di esso qualsiasi diritto.
    
    Mi toccava e mi palpava il didietro quasi come fosse un frutto su una bancarella al mercato che ormai aveva deciso di comprare, pregustandone il sapore tramite il tatto, in tutto questo io mi lasciavo fare incredulo e impaurito.
    
    “Piegati in avanti” mi disse, poi mi mise una mano sul bacino tirandolo verso di se e con l’altra mi spinse in avanti la schiena per costringermi a piegarmi come voleva, facendomi appoggiare le mani sul letto di fronte a quello su cui era seduto.
    
    Adesso ero li, in quella posizione umiliante con la mia parte più intima esposta totalmente alla sua mercé, lui nel frattempo continuava ad accarezzarmi e di tanto in tanto mi divaricava le natiche per guardare meglio quella che chiamava “la mia rosellina”.
    
    Poi iniziò a sbaciucchiarmelo e sinceramente non me lo aspettavo, credevo che mi sarebbe saltato addosso da un momento all’altro penetrandomi in modo brutale, invece mi stava facendo qualcosa che in realtà mi piaceva molto.
    
    Rimasi ancora più sorpreso quando sentii la sua faccia affondare contro il mio sedere e la sua lingua uscire dalla sua bocca per frugare nel mio buchetto.
    
    “Non ti fa ...
    ... schifo”? Fu l’unica cosa che ebbi il coraggio di chiedegli.
    
    “Affatto!” rispose, “per me questa sera sei la mia femmina e delle femmine non mi fa schifo niente, e poi scusa, vorresti dirmi che a te farebbe schifo succhiarmi il cazzo?”
    
    “Si” risposi timidamente.
    
    “Beh, non stasera ma quando ti avrò domato dovrai farlo” rispose lui con tono severo ed autoritario.
    
    Poi mi fece raddrizzare ed anch’egli si mise in pedi difronte a me, mi abbracciò e fece per darmi un bacio, io voltai la testa per evitare che la sua bocca incrociasse la mia e lui assunse un tono arrabbiato dicendo: “ah non mi vuoi baciare? E io che volevo essere dolce e metterti a tuo agio”.
    
    Abbassai lo sguardo quasi come se mi sentissi colpevole di non aver voluto rispondere al suo tentativo di baciarmi, poi lui con tono ancora più severo mi disse: “bene, allora stenditi sul letto a pancia in giù”.
    
    “Ma io…” tentai di ribattere con un filo di voce.
    
    “Zitto! Hai avuto la tua occasione per farlo con dolcezza, l’hai sprecata e adesso ne subirai le conseguenze, mettiti sul letto a pancia in giù, ho detto!”.
    
    Obbedii di nuovo, lui mi ammirò per un attimo poi prese due cuscini e me li mise sotto il bacino in modo da farmi stare col culo verso l’altro, prese il tubetto di crema lubrificante che ci aveva portato Francesco e ne rimosse il tappo, me lo mise sotto il naso e disse: “è stato nel culo di Anna, senti il profumo”.
    
    Annusai diligentemente ed ebbi veramente la sensazione di sentire l’odore del culo ...
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