1. Io e Martino (parte prima)


    Data: 11/07/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: Amputesex, Fonte: RaccontiMilu

    ... Martino, dillo che te lo faresti, hai visto che culo ha? E’ persino sprecato su un uomo!”Martino si mise a ridere poi con tono scherzoso resse il gioco ad Anna dicendo: “beh, in mancanza di una donna se sapessi che ci sta potrei anche farci un pensiero”.Così Anna, che era palesemente in preda al vino, si rivolse nuovamente a Martino e gli disse: “non ci starebbe mai di sua spontanea volontà, devi saltargli addosso e prenderlo con la forza, altrimenti non ti si concederà mai, dopo che l’avrai domato allora ti si concederà tutte le volte che vorrai”.
    
    Guardai Anna quasi scandalizzato e le chiesi di cambiare argomento ma lei non lo fece, anzi cominciò a parlare di sesso anale ammettendo candidamente che con il suo ragazzo lo faceva spesso, Francesco in tutto questo aveva un’espressione compiaciuta finché lei iniziò la frase: “comunque, Gabri, dovresti regalarlo a qualcuno quel culo, lo sai che una volta Francesco…”A quel punto Francesco la interruppe: “Anna basta, adesso stai esagerando, ti porto a dormire!” le disse.“No, aspetta, fammi dire questa cosa” obbiettò lei, e mentre Francesco tentava invano di fermarla si lasciò scappare che una volta lei si fece sodomizzare dal suo ragazzo inducendolo a pensare a me, poiché le aveva confessato di avere quel tipo di fantasia.
    
    Francesco cercò di smentirla in tutti i modi e soprattutto dando la colpa all’alcol, ma era troppo imbarazzato per lasciar credere che nelle parole di Anna non ci fosse del vero, così si alzò e trascinò ...
    ... Anna verso la cabina per metterla a letto.
    
    Martino, che era seduto a fianco a me a tavola, dopo aver bevuto il caffè si alzò e con tono scherzoso mi disse: “andiamo anche noi, così vediamo se Anna aveva ragione”. Risposi con una risata, mi alzai e mi incamminai con lui verso la cabina.
    
    Le parole di Anna però non mi avevano lasciato indifferente e mentre camminavo nel corridoio della nave pensai che in effetti avevo fantasticato molto su Martino e non mi sarebbe dispiaciuto se ci avesse provato con me, sapevo anche che non avrei mai avuto il coraggio di propormi apertamente. Arrivammo in cabina e difronte alla porta c’era uno specchio, vidi le nostre immagini affiancate e rimasi quasi incantato da come il mio aspetto leggermente androgino e la mia corporatura esile, a fianco alla sua figura enorme con il suo metro e novanta di altezza e i suoi abbondanti cento chili di muscoli, sembrassero il preludio di un rapporto carnale nello stile dell’antica Grecia in cui io sarei stato l’efebo e lui il maestro.
    
    “Ci pensi che quello stronzo di Francesco si incula Anna?” mi disse mentre ci spogliavamo per andare a fare la doccia a turno poi andare a dormire.“Già” gli risposi, poi continuai: “certo che stasera Anna era proprio fuori di testa, con quei discorsi”.“Già” rispose Martino, “chissà come le sia venuto in mente”.
    
    “Ma secondo te veramente Francesco se l’è inculata pensando a me?” gli chiesi mentre senza rendermene conto ero nudo di spalle, di fronte a lui, in procinto di ...
«1234...»