1. Suite


    Data: 10/07/2019, Categorie: Trans Autore: Romanziere, Fonte: Annunci69

    ... dell’eccitazione, dell’eros, che aveva messo definitivamente a tacere quello più infido e spirituale del pensiero razionale.
    
    La bionda mi stava aprendo la porta del bagno. “Prego”, mi sorrise ancora. Questa volta ricambiai il sorriso, chiedendole di attendermi fuori.
    
    Detersi il viso, lavai le mani, mi occupai di riprendere freschezza e recuperare le energie per affrontare meglio la situazione. Ci misi un po’. Uscendo, trovai la stessa ragazza ad attendermi con la ventiquattrore tra le mani.
    
    “Mi spieghi che succede?” - domandai bruscamente.
    
    Le sorride gentile e riprese a dirmi, con la solita calma e la stessa voce ammaliante “Come le ho detto siamo qui per il suo piacere, per allietarLe la serata. Può considerarci un omaggio, se vuole, con i complimenti dell’azienda.”
    
    E nel dirmi queste parole mi fece l’occhiolino. Credo di essermi sciolto, in quel momento, e lei se ne accorse, lo fiutò, e sorrise in modo diverso: più acceso, più deciso.
    
    “Ho bisogno di andare in camera.” - le manifestai.
    
    “Prego.” - aggiunge indicandomi la porta con un braccio teso.
    
    “Non vorrei disturbare.” - anche io le feci l’occhiolino e le sorrisi ambiguo.
    
    “Non disturba affatto.” - Replicò sorniona.
    
    Entrai nella camera indicatami dalla bionda. Un enorme letto a tre piazze dominava la stanza da letto. Voltata verso l’ingresso vi era una ragazza di colore seduta sul margine del letto. La mise era la stessa della bionda, benché reggicalze e calze, sulla pelle di ebano, era di un ...
    ... colore chiaro, perla. Anche l’acconciatura di questa figura era differente: afro. Se ne stava con le gambe divaricate a offrire un membro eretto ad un’altra figura, della quale scorgevo solo la pelle lattea e i capelli mori, che pareva apprezzare e succhiare con decisione. Che pompino appassionato che le stava facendo! Quanto mi stavo eccitando osservando quella scena.
    
    Tuttavia, dovetti far finta che non fossero lì a sollazzarsi. Proseguii per la sala fino a raggiungere l’altro lato del letto, dove chiesi alla ragazza bionda di restituirmi la ventiquattrore.
    
    “Come ti chiami?” - domandai.
    
    “Ludmilla.”
    
    “Sei stata tu ad eleggerti referente?”
    
    “No, sono stata scelta.”
    
    “Mi piace la tua schiettezza nelle risposte.”
    
    Ludmilla non aggiunse null’altro, si limitò a sorridere.
    
    Così sbrigavo le successive mansioni in camera mentre le due donne si davano piacere sul limite del letto. E continuarono finché una delle due non venne. La moretta si alzò, mostrandosi ora in tutta la sua figura, invero non così alta. Inghiottì il bolo e mi salutò, presentandosi a me. Le chiesi di lasciare la stanza, gentilmente, così feci con la sua compagna. Ero rimasto da solo con Ludmilla.
    
    “Ti dispiace chiudere la porta?”, chiedi alla bionda mentre accendevo la televisione per confondere le voci e impedire che dall’esterno qualcuno potesse comprendere la conversazione.
    
    Ludmilla si avvicinò alla porta incedendo con la solita classe connaturata nella sia figura.
    
    “Perché hanno scelto ...