Suite
Data: 10/07/2019,
Categorie:
Trans
Autore: Romanziere, Fonte: Annunci69
... nordico. I nomi erano quelli dei clienti con i quali avrei avuto appuntamento il giorno seguente.
Ascoltare quelle parole mi rassicurò. Seppur diffidente aprii la porta. Lo spettacolo era allo stesso tempo intrigante.
Si era rivolta a me una figura femminile alta e bella. La sua statura superava la mia di almeno venti centimetri, alcuni dei quali erano aiutati da delle scarpe con tacco a spillo da capogiro. Tutto il suo corpo si mostrava slanciato e snello, atletico nella muscolatura, curato nella pelle. I capelli biondi le cadevano lunghi dietro le spalle, fino al bacino. Era evidente che si trattasse di un biondo naturale, abbinato a degli occhi color ghiaccio. Il suo sorriso maliardo si confaceva ai suoi tratti nordici, alla fisionomia mista. Mi avvidi immediatamente della sua natura. Non indossava null’altro che dei copricapezzoli rossi su un paio di seni pronti a sfidare le leggi della gravità, un tanga in pizzo nero, reggicalze della stessa fattura e calze nere, pronte a fasciare lo splendore di quelle gambe lunghe. Si piegò in avanti per sfilarmi la ventiquattrore di mano prima ancora che io potessi dominare la situazione con gli occhi, quindi con la mente. Ero in balia della sorpresa e di questa sconosciuta donna. Lo stupore iniziale stava scemando, lasciando il posto alla sfida, all’intrigo, alla volontà di scoprire i successivi accadimenti.
“Prima ancora che Lei entri, sappia che siamo tutte qui su richiesta dell’azienda.” - continuò lei.
Facevo ...
... intanto un passo in avanti. Udii l’uscio chiudersi dietro le mie spalle, in modo automatico. Non proferii alcuna parola, e la guardavo magnetizzato.
“Abbiamo il compito di assisterLa e allietarLa per la serata, potrà disporre di noi come vorrà, se lo vorrà. Altrimenti, se non vorrà, La lasceremo solo.” - terminò e mi sorrise con quel suo fare magnetico.
La Suite era davvero tra le migliori che avessi visitato e non invidiava nulla ad un attico del centro città: grande, spaziosa, elegante e ben fornita, come si richiederebbe ad un appartamento indipendente. A prima occhiata contai quattro stanze e un bagno: era tutto ciò che riuscivo a vedere al di là delle spalle di quella meravigliosa, quanto attraente, creatura.
“E’ stato un viaggio stancante.” - le dissi socchiudendo le palpebre per un attimo. “Dov’è la toilette?”
“Venga, La accompagno.” - rispose lei con la solita voce.
Si voltò, mi precedeva di un passo e ancheggiava, decisa ed elegante, mostrandomi il tragitto. Il mio sguardo ondeggiava tra l’inaspettata scena e le marmoree natiche della bionda. Dalle porte aperte e semiaperte delle camere scorsi altre ragazze, come la prima tutte seminude. Credetti di essere capitato in un club privé, o che il club privé fosse in trasferta presso la Suite dove avrei dovuto trascorrere la notte. In una camera la musica copriva dei gemiti, con una rapida occhiata mi accorsi di due ragazze intente ad accarezzarsi, a baciarsi. Fui pervaso dall’incontenibile flusso dell’istinto, ...