Storia di Marta ed Irene
Data: 09/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: ruben, Fonte: RaccontiMilu
... giorni a seguire. – Non hai digressioni? Non guardi le altre donne? Da un tipo come te mi aspetterei che avessi altre due amanti. – Ecco per quale ragione posso finire in galera per omicidio – disse Marta. – Non basta il sesso – le dissi – ci vuole molto di più per me. – Mi piaci, mi piace come ragioni, mi piace come ti comporti con Marta. Se ci ripensi, trasferitevi qui da me. Mi servirebbe un uomo in casa, uno del quale posso fidarmi, uno della famiglia. Forse potrei pagarti meglio di quello che guadagni. Dico sul serio. – Irene, non lo farò, non voglio dipendere da mia moglie o da mia cognata. Ma ti prometto che verremo a trovarti molto più spesso. Ti riservaci quel letto. Marta era stanca, aveva mangiato e bevuto troppo e si addormentò. Uscii fuori , sulla veranda a fumare. Venne Irene e si sedette accanto a me. – Vorrei tenerti vicino, Vale, pensaci. – Irene c’è un’altra ragione, ma non posso dirtela. – Ti giuro il segreto se me la dici. – Mi piaci molto, sarei tentato e rovinerei tutto. – Questo lo avevo capito; so interpretare il modo di guardare di un uomo. Ma per cosa credi che vorrei che voi veniste qui? Sai cosa significa vivere senza un uomo? Non è solo il sesso, ed è già moltissimo; è la sua presenza, il vederlo tutti i giorni. Tu ei molto leale con Marta, ma si possono amare anche due persone. La baciai in bocca. Mi rispose con vera passione. – No, Vale, non adesso. Voglio che ci pensi, che pensi a me e che continui ad amare Marta. Io non ho voluto amanti , né ...
... amori occasionali. Adesso mi sento sola, vorrei qualcuno che mi volesse bene.
Irene venne a trovarci in città la settimana dopo. Arrivò di pomeriggio e partì la sera dopo. Riuscimmo solo a cambiarci un bacio. Poi andammo da lei per un week-end in cui ero libero. La trovai in corridoio, di notte, la pressai contro il muro e le alzai la veste. – Fottimi, lo voglio anch’io. La chiavai in piedi, aveva la fica strettissima e sentii che veniva mentre la chiavavo. Poi accadde che l’Azienda mi mise a cassa integrazione. Non andavo al lavoro e Marta propose di passare qualche settimana da Irene. Ero preoccupato per il mio lavoro e per i soldi che mi sarebbero mancati, ma stranamente trovai ventimila euro in più sul mio conto. Era stata Marta, di sicuro. – Marta, perché mi hai bonificato quei soldi. Adesso te li restituisco. – No. Non voglio che tu abbia problemi con i soldi. Io sono tua moglie ed avevo il diritto di farlo. Mi offendi se me li ridai. Andammo da Irene. – Vi ho visti stanotte; sei un dio, Vale. Che forza! – Come ci hai visti? – Le case antiche nascondono molti segreti. Voglio che sai che ti guardo mentre sfrenate le vostre libidini. Credo che ti piacerà saperlo. Troviamo un momento per noi due, come l’altra volta. – Io ti vorrei in quel letto, insieme a Marta, tutte e due. – Sarebbe la soluzione ideale se Marta accettasse di condividerti.
– Vale amore, vorrei chiederti una cosa. Stavamo nudi nel letto, avevamo appena scopato e Marta era ancora bollente di orgasmo. – ...