-
Vacanze in montagna
Data: 05/07/2019, Categorie: Maturo Tabù Gay / Bisex Autore: Batman_112, Fonte: xHamster
... di vederci che ci abbracciò con affetto. Dopo la cena fuori era già buio e ci ritrovammo a chiacchierare tutti assieme. Fu li che Roger fece un accenno al tempo perso con la giovane barista. Non spiegò direttamente che me la ero chiavata ma Elide probabilmente lo aveva già capito perchè mi fece l'occhiolino e mi sorrise. Inoltre, non so quanto lo facesse apposta la sua gonna si era alzata così tanto che le vedevo la pelle bianca sopra al reggicalze. Altro che calmarmi con Simonetta alla fine mi sa tanto che avrei finito per farmi una sega comunque. Ora di andare a nanna e sorpresa. Non avevo il letto. Anzi lo avevo ma era un letto solo, matrimoniale, che avrei dovuto dividere con Roger. Non che la cosa mi imbarazzasse visto che col mio amico ci calavamo tranquillamente i pantaloni e cavalcavamo come due sturalavandini tutte le donne che ci capitavano a tiro. L'unico imbarazzo stava nel fatto che avevo davvero bisogno di farmi una bella sega prima di dormire. Già mi vedevo nudo rilassato sotto le coperte a placarmi la voglia. Spararmela accanto a Roger mi imbarazzava un po'. Dirgli che mi segavo più che altro. Così ci mettemmo a letto. Io dormivo nudo come d'abitudine e mi infilai lesto sotto alle coperte per non fargli notare che avevo il cazzo in tiro. Lui si mise il pigiamino di lana che gli aveva dato la mammina. Spegnemmo la luce. Roger era affaticato per il viaggio e non parlò molto. Quasi subito sentii che era ...
... sprofondato in un sonno profondo. Così cominciai a pensare alle cosce di sua madre. Forse era per quelle che non dormivo pensai. In effetti, con tutto il rispetto per il mio amico, la voglia di andare nella stanza accanto e fottergli la madre c'era. Alla fine decisi di alzarmi e andare al cesso. Potevo placare i bollenti spiriti sulla tazza del cesso e poi tornare a letto senza che nessuno notasse la mia sega. Così mi misi addosso una vestaglia e andai in corridoio. L'uccello ormai era così duro che mi penzolava fuori vistosamente. Non sarebbe stato un problema se non fosse che nel corridoio trovai Elide. Era in camicia da notte. Un lungo camicione bianco che in trasparenza nascondeva davvero poco e non potei fare a meno di vedere i contorni del suo seno nonché la peluria che faceva capolito fra le sue gambe. Mi sforzai di non guardarla per non venirle addosso e mi dimenticai che avevo il cazzo in bella vista. Lei invece guardava benissimo e colsi il suo sguardo posato sul mio cazzo curiosa e... forse vogliosa. Abbozzai un sorriso. Lei non disse nulla e andò verso il bagno precedendomi. Sarebbe stato bello andarle dietro. Magari prenderla lì a pecorina china sulla tazza del cesso ma non me la sentii. In fondo non era una troia qualunque era pur sempre la madre del mio migliore amico. Così col pisellone gonfio e triste me ne tornai piano piano a letto facendo attenzione a non svegliare Roger. Ma non ce ne fu bisogno... Appena entrato ...