1. Vacanze in montagna


    Data: 05/07/2019, Categorie: Maturo Tabù Gay / Bisex Autore: Batman_112, Fonte: xHamster

    ... alle sue tettone gonfie che mungevo come le mammelle di una mucca eccitato.
    
    Anche Roger intanto era a buon punto e quando alzai gli occhi vidi che Susanna gli aveva preso il cazzo in bocca.
    
    Ci chiavammo per bene le due vaccone e con gli uccelli ancora colanti sperma ci scambiammo di posto.
    
    Le due non ebbero difficoltà a prendercelo in bocca e rinvigorirceli in pochi secondi.
    
    Seconda chiavata con Susanna che aveva le tette molto più piccolde dell'amica ma aveva anche una sorca a mille gradi. Un vulcano.
    
    “Sborra pure dentro tanto prendo la pillola”.
    
    “Meglio così non vorrei portassi a casa un regalo al maritino”.
    
    “Ma figurati quel cornuto di merda dai fotti fotti più forte”.
    
    Questa ginnastica non ci calmò affatto e non aspettammo neanche la sera. Già dopo pranzo eravamo chiusi in camera. Roger a pecorina in autoreggenti a rete, io dietro con un collant color carne strappato per far uscire il cazzo duro.
    
    “Si dai si” gemeva Roger e io spingevo, spingevo e spingevo come un ossesso.
    
    Con la mano sul cazzo si masturbava a tutta forza, più si segava e più mi pregava di aprirgli il culo.
    
    Eravamo al culmine per la sborrata in stereo.
    
    Fu a quel punto che si spalancò la porta.
    
    “Ma che cazzo fai mi inculi il figlio!” sbottò la donna.
    
    Smisi di pompare e mi ritrovai Elide con la faccia più incazzata che ricordassi di aver visto.
    
    Anche Roger la guardava strano “Ecco cosa avevate di strano. Roger da te tutto mi aspettavo ma questa ...
    ... proprio”.
    
    Noi non dicevamo nulla, Lui col cazzo in tiro io con tutta l'asta ancora nel suo culo e la cappella gonfia e pronta ad eruttare.
    
    Elide si infilò la le mani sui fianchi e con un colpo secco sollevò la gonna.
    
    “Ecco perchè questa non l'hai mai presa maledetto culattone”.
    
    I nostri due cazzi sembravano barre di uranio a fissare quella gatta pelosa porta con tanta facilità.
    
    “Ricchioni un cazzo” dissi io sfilandolo dal culo del mio amico in tutta la sua potente erezione.
    
    “Un bel cazzo” annuì Roger alzandosi in piedi e camminando verso di lei.
    
    Senza abbassare il suo sguardo fiero chiese a mezza voce “Ma che volete fare voi due ricchioni?”.
    
    “Adesso i ricchioni te lo infilano tutto e ti fanno uscire la cappella dalla bocca” rise con un ghigno malefico Roger.
    
    Lei era ovvio non desiderava altro.
    
    E così per i restanti 5 giorni di vacanza non facemmo più passeggiate.
    
    Mangiavamo il tempo minimo indispensabile per restare in piedi e poi subito a scopare.
    
    Elide in calze a rete nere e gli immancabili occhiali. Io in calze e Roger in collant.
    
    Tre porci totali che tappavano e si facevano tappare ogni buco.
    
    Così mentre mi tenevo la vecchia zoccola di fronte montandola con foga dietro sentivo insinuarsi l'uccello turgido del figlio che mi sfondava piano piano fino a riempirmi lo sfintere di sperma.
    
    Io ricambiavo inondando il culo di sua madre che ormai era una caverna per quanto ne avevamo approfittato.
    
    Poi ci mettevamo uno vicino all'altro e lei si ...
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