1. Sodoma 2, il ritorno


    Data: 05/07/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... il più bel modo che aveva per dirmi che era andato tutto bene.
    
    - D’accordo, – dissi soddisfatto. – Te lo sei meritato.
    
    La allungai sul letto e la sistemai con calma. Aveva segni dappertutto, ma non erano devastanti. Mi portai alla figa e gliela leccai, glielo dovevo proprio. Quando cominciò a sbattere le gambe mi fermai, mi misi sopra e piano la penetrai. Sentivo la presenza del cero, decisamente ingombrante. Ma questo rendeva il tutto più piacevole, sia a me che a lei. Quando presi il ritmo, le caricai le gambe sulle mie spalle e la chiavai così, scivolando con i coglioni sul cero ormai deformato. E il calore del corpo lo avrebbe pian piano spappolato, insomma giocava anche lui a nostro favore. Dopo una decina di battute, iniziò a venire come una trottola. Restai fermo perché adesso facesse tutto lei. In pieno sbattimento iniziai a venire anch’io. L’uccello era stato in piedi a lungo e aveva bisogno di esplodere.
    
    Una volta sopita, cercai di alzarla. Le slegai le mani, lei si massaggiò i polsi, quindi la avviai alle scale di legno sorreggendola.
    
    - Non posso portarti giù in braccio, – le dissi. – Le scale sono troppo strette.
    
    Non disse nulla e scese precedendomi tenendo le mani sulla ringhiera. Una volta arrivati in fondo la presi in braccio e la portai al lettino da massaggio, pancia sotto. Presi la cagna e le sfilai piano il cero, che ormai era rammollito e aveva preso la forma del suo retto. Gettai il tutto nel secchio.
    
    Più tardi avrei dovuto pulire alla ...
    ... meno peggio, anche se la mia governante avrebbe brontolato lo stesso per la cera.
    
    - Come stai? – Le chiesi accarezzandole il culo.
    
    Non rispose.
    
    - Tranquilla, ora ti ungo il buco del culo con la cremina anti emorroidi e con un po’ di anestetico. – Esordii. – Tra un’ora l’ano sarà tornato alle dimensioni originali. Intanto ti curo i segni delle frustate.
    
    Continuò a non parlare, lasciandomi lavorare per riparare il suo corpo. Sapevo farlo e avevo le creme giuste. Dovetti prestare parecchia attenzione all’interno delle cosce.
    
    Quando mi parve di aver finito, le chiesi di girarsi pancia in su. La aiutai a farlo.
    
    - Hai una figa bellissima, – le dissi, per tirarla su. – Chi è che ti ha fatto la tricotomia?
    
    - La cosa?
    
    Ero riuscito a farla parlare.
    
    - La tricotomia è il taglio dei peli detto in termini scientifici.
    
    - È stato Neno. – Rispose. – Ho preferito lui perché è un gay. Non mi fido di voi maschi...
    
    - Ti riferisci a quello che ti ho fatto?
    
    - No, questo lo volevo io e sei stato bravissimo. Mi riferisco ai maschi «normali».
    
    Quindi ero anormale, ma preferivo pensare di essere sopra la media.
    
    - Prima ho sentito la telefonata, – proseguì. – Ho capito bene che fai anche i clisteri?
    
    - A richiesta sì. Mi piace fare quello che piace alle mie pazienti. Perché me lo chiedi?
    
    - Perché l’amica con cui sono uscita ieri sera, di cui ti ho parlato, ama riceverli. Sai, quando era piccola la mamma glieli faceva spesso e le è rimasta la voglia...
    
    - E ...
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