1. Sodoma 2, il ritorno


    Data: 05/07/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    Consiglio di non fare quello che descrivo nel racconto.
    
    Ci vogliono esperienza, buonsenso e maturità.
    
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    Ricordate la mia amica del racconto «Sodoma!»? Si chiamava Marzia.
    
    L’avevo preparata affinché il marito potesse sodomizzarla senza farle male. Credo di aver fatto un ottimo lavoro, ma alla fine il marito non aveva voluto sodomizzarla, dicendole «io ti voglio rispettare».
    
    Una battuta del cazzo, ma purtroppo abbastanza diffusa tra gli uomini. A parole vorrebbero metterlo nel culo a tutte, ma poi preferiscono un pompino. Così vengono in bocca senza troppa fatica, indifferenti che alla donna piaccia o no. E io so che a molte piace, molte lo fanno per femminilità, altre proprio non gradiscono farlo. E invece vorrebbero... prenderlo nel culo. E non se la sentono di chiederlo.
    
    Beh, a quel punto intervengo io.
    
    Marzia, la mia amica in questione, alla fine aveva deciso di tornare a fare una seduta da me. Me lo aveva annunciato più volte, ma ci aveva sempre ripensato. Tutto restava nei messaggi WhatsApp. Era nei suoi diritti.
    
    Ma quella volta, alle 19, aveva suonato davvero alla mia porta come promesso. Suo marito doveva stare a Roma tutta la settimana per un corso di aggiornamento e lei aveva preso il coraggio a quattro mani di presentarsi da me.
    
    La abbracciai e la misi a suo agio.
    
    - Ben tornata. Son contento che tu sia qui.
    
    Non rispose, si sfilò dalle braccia e guardò l’appartamento.
    
    - Sono solo, non preoccuparti, – Le dissi.
    
    Ma ...
    ... aveva qualcos’altro per la testa.
    
    Cercò il tappeto, sistemò la mia poltrona, mi prese per mano e mi fece sedere. Poi, senza dire nulla, mi girò la schiena, si spogliò, si inginocchiò, si piegò in avanti e allargò le natiche con le mani in modo che potessi guardarle il culo e la figa in quella posizione. Doveva aver desiderato - e magari provato - più volte quella scena, perché lo aveva fatto con una naturalezza unica.
    
    Io, seduto comodamente in poltrona, le guardavo il culo e la figa quasi paralizzato dallo stupore per ciò che avevo fatto. E lei rimaneva lì, ferma, quindi si aspettava che fossi io a prendere in mano l’iniziativa.
    
    Iniziai ad accarezzarla all’interno delle cosce, fino a risalire all’inguine. Le presi la figa in mano e scesi con l’altra mano lungo la fessura del culo. Arrivato all’ano, mi soffermai e feci un po’ di pressione, finché non sentii che si rilassava. Allora le infilai il medio e la visitai così. Era perfettamente sana e quindi pronta per la seduta. Era bellissimo tenerla così, con l’ano che stringeva il dito e la figa che si rilassava sulla mano, ma dovevo proseguire.
    
    Lo sfilai, andai a prendere un cero del diametro di 3 centimetri, lo lubrificai, tornai a sedermi e mi portai al suo buco. Sempre tenendomi per la figa, poggiai il puntale al buco del culo e attesi che lo rilassasse. Quanto lo fu, spinsi dentro parte del cero. Mi fermai a godere la scena della candela a metà con i suoi mugolii di piacere. Allora spinsi dentro del tutto il cero. ...
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