1. Sodoma 2, il ritorno


    Data: 05/07/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... reazione voluta: il culo si muoveva come se volesse inghiottirsi il cero. Una vista stupenda.
    
    Era il momento giusto del cambio. Afferrai il cero e piano ma con determinazione lo sfilai facendolo ruotare a destra e a sinistra. Poi presi il cero da 3,5 centimetri e lo appoggiai al buco del culo. Mezzo centimetro in più sembra poco, ma non lo è. Infatti faticava a entrare e allora decisi di aiutarmi col mazzuolo di legno. Diedi un colpetto e vidi che funzionava, poi diedi il colpaccio e lo feci entrare del tutto.
    
    - Ahhhh...
    
    Si era lamentata, meno male.
    
    A quel punto le mollai il collare e la feci raddrizzare, fino a farla sedere sul nuovo cero. Per aumentare il peso sul cero, le presi le caviglie e le tirai le gambe in avanti. Infine le misi le solite mollette ai capezzoli, alle grandi labbra e al clitoride. Iniziò a dimenarsi per il fastidio che le mollette le provocavano e in quella maniera continuava a sodomizzarsi da sola sul cero. Restai lì a guardarle la figa come ipnotizzato davanti alla danza che le avevo imposto. Non si lamentò, ma si vedeva che soffriva. E godeva alla grande, la troia.
    
    Quando cominciò a borbottare per il dolore delle mollette, la feci alzare e la portai al supplizio finale. Senza toglierle, ovviamente.
    
    La camera da letto è in mansarda, dove il soffitto ha delle travi a vista. Lì avevo sistemato delle corde apposta per quello che avevo per la mente. Quindi le feci salire le scale di legno che portano di sopra. Io restai dietro di lei, ...
    ... sia per sicurezza nel caso dovesse perdere l’equilibrio con le mani legate dietro la schiena, sia perché guardare il cero conficcato nel culo che va in qua e in là mentre fa gli scalini è una visione arrapante.
    
    In camera il letto matrimoniale era a scomparsa, una trovata del mio arredatore, che in quella maniera era riuscito a farmi avere in alternativa una grande camera da letto oppure una grande sala multiuso. In questo caso la usai come grande salotto. E utilizzai le corde per legarla prima un polso, poi l’altro. Non era per sollevarla da terra, ma per impedirle di difendersi dalle frustate con le mani e le braccia. In terra invece non volevo bloccarle le gambe perché volevo vederla saltellare e le lasciai libere.
    
    La guardai. Era stupenda, così nuda e col cero conficcato nel culo invitava a frustarla. Diedi un colpetto al cero col mazzuolo, facendola sobbalzare. Le tolsi le mollette e le mostrai lo scudiscio chiedendole se potevo lasciarle dei segni.
    
    - Colpiscimi pure come vuoi, – rispose. – Mio marito torna per il fine settimana e non avrà certo voglia di fare sesso con me.
    
    - Ottimo. – Commentai. – Allora ti imbavaglio.
    
    Presi un foulard e glielo legai alla bocca. In quel modo poteva urlare ma emettendo solo urla sorde.
    
    Le diedi un altro colpetto al cero col mazzuolo, poi glielo accesi. Era una guida a colpire bene. Quando la fiammella prese vita, mi misi in posa per frustarla.
    
    Il primo colpo volli darglielo orizzontale, sul culo cercando di colpire il ...
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