1. PerdutaMente


    Data: 29/06/2019, Categorie: Etero Autore: Labbra_di_lurido_blu, Fonte: RaccontiMilu

    ... articoli sportivi, e cerco un po’ di indumenti di ricambio, pantaloncini, magliette, calzini, quant’altro mi occorre per andare in palestra, Penso che in fondo potrebbe essere una buona idea, anche se il sabato non lo faccio mai, quella di andare un’oretta in palestra per scaricarmi, Scelgo un po’ di capi, quasi tutti un po’ a caso, li appoggio dentro il cestino e mi metto in fila a pagare, tempo pochi minuti sono già fuori dal negozio. Mi trovo, praticamente di fronte, Cosimo, che sta spingendo un enorme carrello della spesa, con a fianco una donna, che suppongo sia sua moglie. Lui mi fa un cenno appena con la testa, si vede che &egrave imbarazzato. Io mi avvicino, e sorridendo gli dico, ciao Cosimo. Che ci fai, mi dice, vieni anche il sabato da queste parti, non ti basta venirci tutta la settimana? Gli spiego che mi trovavo qua per caso, e sono venuta al negozio di articoli sportivi. Mi presenta sua moglie. Piacere, Flavia, mi dice. &egrave una bella donna, Si vede che &egrave più giovane di lui, eppure ha un’aria triste negli occhi e il suo sguardo trasuda di infelicità. Lavori anche tu nello studio, mi chiede lei. Sì, certo, interrompe lui, lei &egrave Simona, ti avevo parlato di lei. Ah no, non mi ricordo, ma piacere, sai, Cosimo non parla quasi mai di lavoro quando &egrave a casa. Sorride timidamente, e questa cosa mi fa tenerezza, si capisce che le sto simpatica al primo sguardo, come capita quando fra persone che si vedono la prima volta si avverte subito una sorta ...
    ... di empatia. Ci salutiamo, loro tornano verso casa, e io verso il mio motorino mi rimetto il casco, metto in moto il motorino, controllo il cellulare. Sergi non mi ha ancora risposto, allora rifaccio il giro dell’isolato, ancora 4-5 volte, allungo il giro, in modo da comprendere altre vie, altre piazze nei dintorni, giro intorno, cercando tra i volti di centinaia e migliaia di persone che camminano. Ogni tanto mi fermo, e faccio qualche centinaio di metri a piedi. Occhi addosso a me. Maschi che, poco dopo che ci siamo incrociati, si voltano per guardarmi il culo. Un gruppetto di ragazzotti, che commentano ‘che fica quella lì’, ‘hai visto che culo’? Rientro all’interno del centro commerciale, per dare un’occhiata, poi ancora dei giardinetti, poi ancora di un parco lì vicino, poi mi rimetto il casco, ancora sul motorino, ancora con l’intenzione di fare qualche giro dell’isolato, e finalmente vedo una sagoma, sembra lui, &egrave lui. Non &egrave solo. Passeggia mano nella mano con un’altra ragazza, sono su una via piena di negozi e con poco parcheggio, allora mi accosto con il casco indosso, in un punto nascosto, in modo da poterli vedere bene senza che loro si possano accorgere di me. &egrave una ragazza giovane, avrà almeno due o tre anni meno di me, indossa un vestitino lungo, pieghettato, a fiorellini. Capelli chiari, biondi. Dalla fisionomia e dai modi sembrerebbe una ragazza dell’Est Europa, dal corpo esile e dalla carnagione bianchissima. La linea curva della sua pancia ...
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