PerdutaMente
Data: 29/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Labbra_di_lurido_blu, Fonte: RaccontiMilu
... zucchero di canna, mentre aspetto che salga il caffè. Dice che mi ha visto rientrare dopo le tre stanotte. Si, siamo stati insieme a parlare fino a tardi, rispondo. Non si fa mai i cazzi propri, Saverio. Penso che potrebbe addirittura aver visto Matteo che è uscito di casa senza di me, oppure avermi visto uscire da sola alle due di notte. Ma non ho voglia di pensare a queste possibilità, mi limito a guardare il suo faccione ipocrita che sorride malizioso. E poi mi sento ancora così impregnata dell’odore del sesso fatto ieri sera in quell’auto, che mi sembra impossibile che anche lui non possa non avvertirlo. Mi verso il caffè e chiedo anche a lui se ne vuole. No, grazie, ci penso da solo, dice, mentre finisce di preparare il vassoio per sé e per Myriam, per portargliela a letto. Penso al letto di Myriam pieno delle briciole delle fette biscottate di Saverio, alle briciole picchiettate qua è là di burro o di marmellata, mentre si fanno le coccole. Mi sembra di sentirmelo addosso quel burro appiccicoso. Finisco di bere la mia tazzina di caffè tornandomene in camera, e mi sento addosso gli occhi di Saverio che mi guardano il culo, coperto dal perizoma solo nel solco tra le natiche, e mi piace metterlo in imbarazzo, farlo schiattare un po’ di invidia, lui che è abituato al culo un po’ flaccido della sua ragazza. Devo togliermi di dosso l’odore di ieri sera. Mi tolgo gli indumenti e, prima di infilarmi sotto la doccia, mi guardo allo ...
... specchio. Ho ancora per quanto sfumati, i segni delle mani di Mirko, lasciati quando mi stringeva i fianchi mi sculacciava. Lascio che l’acqua mi scorra sulla pelle, per un tempo indefinito, e resto così, ferma, a lungo, insaponandomi e sciacquandomi più volte. Il mio bagno è tutto pieno di vapore, e la finestra è ricoperta di condensa. Così ripenso all’auto di ieri sera, mentre Mirko mi sbatteva sui sedili e guardavo sui vetri dei finestrini la condensa dei nostri fiati che ci si era appiccicata sopra. Mi metto l’accappatoio, e torno in camera a prendere la biancheria intima nell’armadio, sul cellulare appoggiato sopra Il comodino vedo lampeggiare un messaggio di Matteo. Buongiorno Amore, che fai oggi? In effetti non ci avevo pensato, a cosa fare. è Domenica, dovrei andare dai miei in campagna. Mio padre non sta bene, e non è il caso che non ci vada. Mentre finisco di asciugarmi, ricevo anche la telefonata di Sara, la mia sorella più piccola, a cui la mamma ha chiesto di chiamarmi per capire se ci vado e a che ora arriverò. Si, rispondo, parto tra poco, a pranzo ci sono. No, Matteo non c’è, sono sola, oggi.
I miei abitano a ridosso del primo paese appena fuori dalla città, in collina, dalla parte opposta a quella in cui abito io. è un piccolo borgo medievale, per arrivarci mi ci vogliono circa tre quarti d’ora, quando non c’è traffico. In questa prima Domenica d’Aprile il cielo è terso, e nell’aria si avverte la grande festa della ...