PerdutaMente
Data: 29/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Labbra_di_lurido_blu, Fonte: RaccontiMilu
... Finalmente, a casa. Riapro gli occhi, è giorno. Il suono delle campane della chiesa del quartiere, mi ricorda che è Domenica mattina. Ho mal di testa, e credo di averlo avuto tutta la notte, e una sorta di senso di oppressione. Succede, quando bevo troppo o faccio troppo tardi. Quando ero più piccola il suono delle campane della Domenica mattina mi trasmetteva una gioia infantile, e ora penso con nostalgia al suono delle campane della mia infanzia e ai giochi che facevamo nel cortile della chiesa, subito dopo la funzione. Dentro le narici sento ancora l’odore del ragazzo che ho incontrato stanotte. Mirko. Me lo sento addosso sulla pelle ed è come se ne avessi ancora impregnati i capelli, o come se quell’odore si fosse trasmesso al pigiama. In casa fa un po’ freddo. Vado in cucina, con indosso solo il perizoma, lo stesso indossato ieri sera per l’appuntamento e che non mi sono ancora cambiata, e la corta maglietta del pigiama. Ho bisogno di un caffè. C’è qualcuno in cucina, chiedo: sei tu, Myriam? No, sono Saverio, risponde una voce maschile. è il ragazzo di Myriam, l’amica con cui divido l’appartamento. Ero convinta che non ci fossero, di solito il Sabato sera lei va a dormire da lui e non viceversa. Sono quasi sicura che non ci fossero ieri sera, quando sono rientrata in casa con Matteo, la prima volta. Ma forse mi sbaglio, forse non li ho sentiti. L’appartamento è abbastanza grande, ognuna di noi ha la sua camera con il bagno ...
... incluso, e solo il soggiorno-cucina è in comune.r32;Saverio è grassoccio e ha il pelo biondo-rossastro, quasi rugginoso, porta gli occhiali, l’ho sempre trovato presuntuoso e viscido. Ha una testa enorme, più larga sulla mascella che al livello delle tempie, ecco, una faccia a pandoro. La barba di tre giorni, e sembra che puzzi sempre un po’ di sudore. Sta preparando la colazione per sé e per la sua ragazza, spalma del burro nelle fette biscottate e le dispone a cerchi concentrici in un piatto. Poi la marmellata. Forse è un po’ imbarazzato nel vedermi girare per la stanza con il culo praticamente nudo, ma essendo in casa mia, e non avendo nessuna intenzione di provocare nessuno, e certamente non lui, io me ne frego, e lui si limita a sorridere col suo modo un po’ pretesco e fintamente bonario, di chi in fondo è abituato a tutto, o fa finta di esserlo. Cosa hai fatto ieri sera, mi chiede mentre metto al fuoco la moka, sono uscita con Matteo, rispondo, a cena al Baraonda, ah mi chiede, allora c’erano anche Gianmarco Giada la Giulia Fabio? si, rispondo a monosillabi, sembra che li conosca benissimo ma in realtà li conosce appena, si azzarda pure qualche battuta su qualcuno di loro, di quando frequentavano con lui l’Università, allievi architetti, anche se più piccoli di lui, che ha finito già da tre o quattro anni. Veramente mi sembra di avere ancora in bocca il sapore della pelle e dell’uccello di Mirko, e istintivamente mi metto in bocca un cucchiaino di ...