PerdutaMente
Data: 29/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Labbra_di_lurido_blu, Fonte: RaccontiMilu
... Simona, Simona, sveglia sono le sette. Apro gli occhi, sono distesa sul letto di Anna, senza mutande e con la fica in bella mostra, la signora Elisiana è dietro la porta, accostata, e mi sta dando la sveglia. Matteo deve essere andato in camera sua, penso che avrà provato a coprirmi con il piumino del letto prima di andarsene, in qualche momento della notte, poi devo essermi scoperta, perché il piumino è ora per terra. Con una voce incerta e roca, dico, grazie, scendo, arrivo subito.
Sono quasi sicura che la signora si sarà affacciata in camera, mi avrà visto che dormivo, prima di riaccostare la porta e bussare, così come sono convinta che stanotte non possa non aver sentito i miei gridi, mentre facevo l’amore con Matteo. Con molta fatica, mi rimetto gli indumenti sparsi tra il letto e il pavimento, le mutandine, i pantaloni e la maglietta del pigiama, prendo gli asciugamani dalla sedia e anche i miei vestiti, gli stessi che avevo ieri, e vado in bagno, dietro all’angolo del corridoio, accanto alla camera. Mi lavo a pezzi. Torno in camera solo per riprendere la borsetta e i miei trucchi, rientro in bagno per mettermi velocemente un po’ di leggero fondotinta, la matita, il mascara, obbligatorio, il lucidalabbra, esco dal bagno e mi avvio per andare a bussare in camera di Matteo, ma trovo la signora Scarpi, giusto davanti alla porta e mi dice, non svegliarlo, lasciamolo dormire. Stamani ho la mattina libera, dice, e posso portartici io al lavoro, devo andare in ...
... centro. Mi fa incazzare da morire l’idea che io non possa disturbare Matteo perché lei ha deciso così, proprio lei che è sempre così rigida con lui, ma ad ogni modo, per evitare discussioni, la seguo. Ho già preparato il caffè, dice, vieni.
La signora Scarpi ha una macchina grande, un fuoristrada bianco che guida malissimo, in modo nervoso e a scatti, come fanno le donne quando non sanno guidare. Appena in macchina, prima di avviare, si accende una sigaretta, e mi chiede, tu fumi, no? non di mattina, no, grazie. Avvia, sgassa, parte ed esce dal grande cancello in fondo al vialetto della tenuta Scarpi e, dopo una grande svolta, ci si apre davanti la grande immagine del centro storico della città e dei suoi monumenti. Lei ha un soprassalto, che ho già visto altre volte e quindi immagino che lo faccia sempre, emette un gridolino di soddisfazione, dice, eccola, la nostra città, guarda come è bella. E poi, di seguito, quando ero giovane, dice, venivo sempre su questa collina a studiare, prima di conoscere Emilio, mi portavo dietro i libri e mi sedevo in un prato a studiare, a preparare gli esami, proprio in questo periodo che precede la sessione estiva. Dice, ho sempre fatto tutti quanti gli esami, durante la sessione estiva, e i miei figli, voglio dire Enrico ed Anna, sono stati proprio come me, bravissimi in tutto. Matteo no, rimarca, lui è l’unico che a scuola ha sempre penato. è evidente che sta per dirmi qualcosa, e la lascio parlare. Mi chiede ...