PerdutaMente
Data: 29/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Labbra_di_lurido_blu, Fonte: RaccontiMilu
... succhiacazzi che gode a farsi sbattere dagli sconosciuti delle chat. Muovo la lingua in maniera oscena, per vedere che faccia è questa, chi è questa qui, se sono davvero io. Mi accorgo che c’è una signora, in una macchina vicina che mi sta guardando, mentre il marito guida e le parla. Faccio finta di niente, per non incrociare il suo sguardo. Penso a Matteo, e mi sento in colpa con lui per il mio comportamento degli ultimi giorni. Così, di impulso, prendo il cellulare, gli scrivo, ti amo, invio. Risponde subito, ti amo tantissimo anche io, e non vedo l’ora di aver dato questo cazzo di esame per stare un po’ assieme. Lo leggo e penso che sono proprio una stronza, che è un ragazzo d’oro che non merita di stare con una come me che lo prende per il culo. Dove sono, chi sono? Vedo il vigile davanti a me, e aspetto che mi faccia segno quando è il momento di passare. Una sua collega lo aiuta dall’altra parte della strada, bloccando il traffico che viene dalla via trasversale, dove anche io devo girare. è il mio turno, giro a sinistra, e dopo pochi metri mi fermo ancora, sulla coda successiva. Questa scorre appena un po’ meglio. C’è un ragazzo a terra, e un motorino sdraiato in mezzo alla strada, deve essere scivolato per via della pioggia. è arrivata un’ambulanza, le macchine rallentano per guardare cosa è successo al ragazzo. Indossa ancora il casco, e lo tengono a terra per non farlo muovere. Sono in ritardo, ho una riunione ...
... alle nove, così dò un colpo di clacson a quello davanti a me che rallenta per curiosare. Mi chiedo che cosa sto facendo della mia vita, visto che siamo tutti così deboli e precari. Scoppio a piangere.
Lo studio dove lavoro si trova al penultimo piano di un palazzo di quattordici, di recente costruzione, in zona centrale. Ho avuto anche difficoltà a trovare parcheggio, e mi è toccato andare in un garage a pagamento nemmeno vicino. Arrivo trafelata a prendere l’ascensore, mi scappa la pipì. Appena entro, la Gianna mi dice subito che gli altri sono già in riunione e non potevano fare aspettare i clienti, forza vai subito. Gli dico, devo prima andare in bagno, e la vedo sbuffare con la faccia scandalizzata. Gianna è una ragazza di 35 anni, anche bella, mora, con due tette e un culo spettacolari, da noi risponde al telefono, gira le email, segue un po’ l’amministrazione, insomma non fa un cazzo, ma ha sempre qualcosa da ridire su quello che faccio io. Vado in bagno, ho mal di pancia, ma credo per via della tensione. Quindi entro nella saletta della riunione dove ci sono tutti: Cosimo, il responsabile dello studio quando il capo non c’è, Antonio, il numero due, Gabriele, il mio compagno di stanza, oltre ai due tecnici e al legale della committenza, un’azienda per cui abbiamo progettato e stiamo seguendo la costruzione di un nuovo centro commerciale alla periferia Nord della città. Cosimo mi guarda male e Antonio mi chiede cosa è successo. Scusate, dico, ho ...