1. PerdutaMente


    Data: 29/06/2019, Categorie: Etero Autore: Labbra_di_lurido_blu, Fonte: RaccontiMilu

    ... riguardano il mio lavoro, lo faccio istintivamente, e non mi piace apparire così. A dire il vero non mi piace parlare di niente che riguardi me e Matteo. Solo la mamma mi guarda con l’aria di chi potrebbe intuire qualcosa, insomma che non va poi così bene. Papà &egrave immerso nei suoi pensieri, Sara e Gianluca parlottano sottovoce tra loro, e Dario non &egrave pervenuto. &egrave il primo ad alzarsi da tavola, prima di arrivare al dolce, e si stende sul divano.
    
    Sono le cinque e mezzo, e sono sdraiata sul letto della mia camera, al piano di sopra della casa di famiglia. Devo aver dormito per almeno due ore, ricordo che dopo pranzo ho aiutato la mamma a sparecchiare e mettere a posto la cucina, mentre papà e Dario guardavano in tv un gran premio di moto, Sara e Gianluca sono usciti. Poi sono salita in camera, e devo essermi addormentata senza accorgermene, poco dopo essermi distesa sul letto. Sento la voce di papà che si lamenta con la mamma, non stanno litigando, ma la voce di papà &egrave tesa e la mamma risponde seccamente, come quando &egrave sulla difensiva. Sul telefono ho due messaggi di Matteo, mi scrive dove sono e perché non mi faccio viva, in un altro mi chiede se ci vediamo stasera. Gli scrivo che sono a casa dei miei e che prevedo di restare qui a dormire stasera. Dario &egrave in camera sua, e anche lui sta dormendo. Lo guardo affacciandomi alla porta socchiusa della sua camera. Mi assomiglia tantissimo, praticamente &egrave me al femminile, coi suoi ...
    ... lineamenti eleganti e la sua grazia ribelle. Ho patito tanto per lui, per le sue sofferenze, e le ho fatte mie. Poi ne ho avuto il rifiuto, perché mi sembrava che tutta la sua sofferenza soffocasse il mio stesso diritto a sentirmi infelice. Questo perché non potevo permettermi di soffrire anche io nello stesso modo, dopo tutto il dispiacere che il suo stato aveva provocato nei miei genitori. Succede spesso ai secondogeniti, di mettersi un po’ da parte, io l’avevo fatto spontaneamente non essendo neppure secondogenita, ma arrivata con lui a pari merito. Sara, invece, non si &egrave certo mai posta il problema, ha svolto il suo compito con diligenza, e così ha deciso di essere quella figlia perfetta che i miei genitori sognavano. Io perfetta non sono mai stata, adolescenza inquieta, ma soffocata. Ero strana, così mi giudicavano i compagni di scuola o la gente del paese. Avevo strane abitudini di cui tutti parlavano. Ad esempio, uscivo da sola la sera, specie d’estate. Verso le 10, mi incamminavo lungo la strada principale, e di lì mi addentravo sui sentieri di campagna. Le macchine che passavano, rallentavano e mi osservavano. Chi &egrave quella, &egrave la figlia del dottor Corradi, ma dai, e che ci fa in giro a quest’ora. Talvolta qualcuno si fermava e mi chiedeva se avessi bisogno di un passaggio, e sempre rispondevo no grazie, a volte con un sorriso, a volte no, senza mai guardare in faccia quelli che si fermavano a chiedere. Altre volte erano dei ragazzotti a fermarsi, mi ...
«12...91011...95»