1. Boy scout - 8


    Data: 28/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marcus95, Fonte: Annunci69

    ... sì» dissi e tornai sull’ultimo documento.
    
    La mia mente doveva rimanere concentrata. Non doveva lasciarsi distrarre da nulla. Inviai l’ultimo documento e mi alzai sorridendo. Mi avvicinai ad Andrea e gli sorrisi.
    
    «Ho finito» dissi.
    
    «Molto bene» disse ed iniziammo a chiacchierare.
    
    ***
    
    Il cane abbaiava e i bambini urlavano. Lorenzo corse fuori seguito da Federico. Videro la scena e Lorenzo disse «Stai tu con lui, io chiamo Luca.»
    
    Federico voleva dirgli che era una cattiva idea, ma Lorenzo era già sparito. Tommaso giaceva per terra. Sentì che respirava ancora, quindi doveva essere svenuto. Nulla di grave. Federico era lì a sorreggere il suo peggior nemico. Allettante.
    
    Lorenzo si precipitò giù per le scale fino ai sotterranei. Quando arrivò, aprì la porta senza neanche bussare e non prestando attenzione alla segretaria che gli urlava dietro.
    
    Luca e Andrea lo guardarono sbalorditi. Era sudato e ansimava.
    
    «È svenuto. No anzi, si è accasciato a terra, ma cedo respiri. Aiutatelo» disse Lorenzo in preda al panico.
    
    «Vado io» disse Luca. Prese lo zaino delle emergenze e uscì dall’ambulatorio mentre Andrea preparava il tavolo per necessità.
    
    ***
    
    Seguii su per le scale Lorenzo. «Chi è svenuto?» chiesi. Speravo non Tommaso, sarebbe stato troppo imbarazzante.
    
    «Si è accasciato, non so come. Il cane è lì.»
    
    Non capivo nulla. Lorenzo era nel panico più totale. Doveva parlare chiaro. Decisi di non fare altre domande e mi diresse verso il posto dove ...
    ... lavorava Federico. Lui non c’era. Era successo qualcosa a Federico. Dovevo mantenere la testa lucida. Oltrepassammo una porta e finimmo nel giardino delle esercitazioni.
    
    Il suo corpo. Disteso. I bambini urlavano, un cane nero che non avevo mai visto stava vicino al suo corpo e abbaiava forte. Federico era lì con lui. Anzi era sopra di lui. Che cosa pensava di fare? Tommaso era mio e mio solo.
    
    «Spostati» dissi quando fui vicino al corpo di Tommaso.
    
    Federico mi guardò e si scansò. Non aveva odio sulla sua faccia. Né per me né per Tommaso.
    
    «L’ho trovato così. Sembra svenuto» mi disse.
    
    «Okay grazie» dissi mettendo giù lo zaino e controllando che respirasse ancora. Tommaso respirava e il battito era regolare. Un po’ lento, ma regolare.
    
    «Mi fai un favore Fede? Fai scansare tutti» dissi guardandolo in faccia. Neanche io provavo odio. Sapevo cosa aveva fatto Federico. Aveva cercato di aiutare Tommaso. Un grande gesto. Poteva odiarlo al cento per cento ma almeno era rimasto umano.
    
    «Certo dottore» disse sorridendo.
    
    «Non lo sono ancora ma grazie» dissi ridendo.
    
    Federico fece come gli dissi. I bambini sparirono, Lorenzo badava a loro. C’era un problema. Federico non riusciva a far muovere il cane. Stava lì zitto zitto ad osservarmi mentre toccavo il corpo di Tommaso per farlo riprendere.
    
    «Non importa» dissi a Federico che cercava i tutti i modi di portare via il grande cane nero. «Lui può rimanere» dissi.
    
    Federico mi guardò e disse: «Vi lascio soli» e se ne ...
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