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Boy scout - 8
Data: 28/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marcus95, Fonte: Annunci69
Capitolo 8: Amico Inaspettato & Verità Tommaso odiava tutti. Tutta la Pattuglia. Solo i bambini riuscivano a strappargli qualche sorriso. «Vado in bagno» disse Lorenzo. ‘Non me ne frega un cazzo’ si disse Tommaso. A lui non importava più di nessuno. Lasciato solo con i bambini si sentì più libero. Almeno non aveva la supervisione di Lorenzo. Il suo amico con il qualche ora non riusciva neanche a parlare. Li odiava tutti quanti. Sentì un cane abbaiare dietro di sé e controllò. Davanti a lui c’era Federico con un cane nero e grosso che gli stava accanto. «Che cazzo ci fai qui» disse senza far sentire la parolaccia ai bambini. «Ho trovato questo cane. Non ha medaglietta, quindi non è di nessuno e non so cosa farci» disse Federico guardandolo. Sperava di trovare Lorenzo ma lui non c’era. «Portatelo a casa e sparisci dalla mia vista» disse duro Tommaso. «Non posso, il cane…» Tommaso gli fu davanti e lo guardò negli occhi. «Non me ne frega un cazzo del cane. Vattene.» Federico lo guardò estremamente impaurito. Tommaso sapeva far veramente paura quando ci si metteva. Gli occhi neri di Tommaso continuavano a squadrarlo come se stesse pensando alla sua cena. Cannibalismo innato. «Sì… forse… me ne vado» disse tremante Federico. «Saggia scelta e sparisci» disse Tommaso ritornando dai bambini con un grosso sorriso. Il cane seguì Tommaso che all’inizio non se ne accorse. «Cosa ci fai qui bamb…» disse ma non era un bambino, ma bensì il cane ...
... nero. «Il cane te lo devi portare con te. Non faccio il dogsitter» disse a Federico senza neanche guardarlo. Federico gli fu vicino e cercò di portare via il cane, ma lui non ne voleva sapere. Non si scollava. «Lascialo qui. La sua compagnia è infinitamente migliore della tua» disse Tommaso e accarezzò il cane nero. Il cane si fece ancora più vicino a lui. Lui era l’unico amico rimasto. Lo aveva appena conosciuto ma già lo adorava. Mai quanto Luca però. Luca, aveva fatto una cazzata a mandarlo via la notte precedente. Era stato così carino con lui. Però non poteva mica cancellare il fatto che aveva fatto un pompino a Federico. Lui era suo. Tommaso era il suo guardiano e quindi gli apparteneva. Lorenzo non si vedeva, tanto meglio. Il cane seguiva i bambini che correvano e ridevano. Tommaso si bloccò un momento. Si sentiva caldo, troppo caldo. Guardò il sole e vide una luce. Una luce strana, cambiava colore fino a diventare nera. Cadde e il cane abbaiò. *** «Come ti senti ora?» mi chiese Andrea mentre stavo finendo i documenti. «Oh benissimo. Sono un fulmine a fare queste cose» dissi contento. Per quella frazione avevo dimenticato Tommaso e tutti gli altri. Io e il lavoro. Basta. «Succedono spesso queste litigate?» mi chiese. «Non credo. Non so bene cosa stia succedendo» dissi omettendo il fatto che era tutto per amore. «Tu che studi tanto le persone, non sai cosa sta succedendo? Allora deve essere qualcosa di davvero complesso.» «Sì credo di ...