1. Fantasmi


    Data: 28/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... quanto ci sconvolge il cuore e la mente: bisogna provare per capire, bisogna passarci in mezzo e davvero non lo auguro a nessuno di voi, che state leggendo.
    
    Ho trascorso l’intera serata appiccicato a lui, bevendomi ogni suo gesto, ogni sua parola… e poi l’ho seguito a casa, quando è rientrato per dormire.
    
    Oh, vi risparmio quello che ho provato, quando l’ho visto togliersi la camicia e più forte, più coinvolgente m’è giunto l’odore del suo corpo, mentre con lo sguardo scivolavo sulle curve del suo petto, spolverato di rada peluria.
    
    Non l’ho seguito in bagno, non m’è sembrato giusto: l’ho aspettato col batticuore appollaiato sul suo letto, mentre ne sentivo i rumori soffocati. Quando è tornato indossava solo un boxer da notte, largo e fluttuante, che nascondeva tutto e insieme nulla.
    
    Gli occhi già gli si chiudevano dal sonno e si è buttato sul letto senza coprirsi nella calda notte di primavera. Ha spento la luce, ma io non avevo certo bisogno di quella per godere della sua vista. Dopo un po’ ho sentito il suo respiro farsi più regolare, allora gli sono andato vicino, l’ho avvolto nel mio abbraccio; ho assorbito il calore della sua pelle; ho
    
    aspirato il profumo del suo corpo, quello delicata del suo petto, quello aromatico delle ascelle… e la fragranza dolciastra del sesso, che si faceva più pungente via via che si andava stimolando sotto l’impulso di un sogno.
    
    Mi sono trasfuso in lui, sono entrato nel suo sogno ...
    ... guidandolo verso immagini conturbanti e finalmente ho sentito il suo cazzo pulsare attraverso me, dentro di me, l’ho sentito vibrare di eccitazione mentre lo guidavo verso il piacere. Ad ogni bacio che suggerivo alla sua mente dormiente, il suo cazzo mi restituiva un fremito e uno sgorgo di sugo che gli si spandeva sulla cappella e gli colava nelle pieghe del prepuzio, prima di essere assorbito dal tessuto dei boxer. L’afrore acre, animalesco, dell’orgasmo incipiente era ormai diventato parte di me, il piacere che gli stavo suggerendo era il mio stesso piacere. La mia lussuria vibrava con la sua; volevo che godesse, perché io stesso volevo godere, con lui… per lui... volevo essere lo strumento del suo piacere, perché volevo che lui lo fosse del mio…
    
    Poi è venuto, inaspettatamente anche per me: con un gemito profondo, è rabbrividito senza svegliarsi e il suo cazzo ha preso a scattare, eruttando fiotti corposi di sperma, che il tessuto leggero dei boxer non è riuscito a trattenere.
    
    Ma il suo orgasmo non era il mio… non poteva esserlo… non avrebbe potuto… E’ stato come un lampo che mi ha squarciato la mente, mi ha riportato alla ragione: mi sono staccato da lui con orrore, sconvolto dalla consapevolezza di averlo violentato… violentato… e per cosa? Per l’aspettativa di un piacere che mi era precluso… precluso per sempre!
    
    Allora, sono volato dalla finestra e sono fuggito, ululando tutta la mia angoscia sotto i raggi impietosi della luna. 
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