1. Addestramento


    Data: 27/06/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Ffransis, Fonte: Annunci69

    Luisa Anna era intenzionata a dire al ragazzo di sua figlia cosa pensava di lui. L'uomo stava insegnando in una scuola di addestramento di cani al centro comunitario locale, e quello, pensava, era un posto buono per chiacchierare, così come ovunque.
    
    Massimiliano non disse una parola quando vide entrare la donna. Le mostrò un punto dove avrebbero parlato una volta terminata la lezione del corso di educazione cinofila. Prima di condurre Luisa Anna nel suo ufficio, cercando di sembrare magnanimo, le chiese se desiderasse un caffè.
    
    "Certo, perché no." Rispose, la donna, aspettando che il bicchiere di carta fosse nelle sue mani.
    
    LuAnna, come la chiamavano le amiche, bevve un sorso del liquido bollente e molto amaro. Iniziava male il ragazzo. A pensarci bene, non aveva mai smesso.
    
    "Sono venuta per chiederti di stare lontano da mia figlia", iniziò la donna. "Non sei il suo tipo, si merita di meglio. So che le piaci, ma so che la lascerai. Non voglio vedere mia figlia devastata". Max, seduto alla sua scrivania, ascoltava e contemplava la vecchia capra. Aveva già sentito parole del genere da lei prima, anche se molto meno pungenti di adesso e, francamente, da quello che gli aveva detto Clelia, se lo aspettava. Sembrava una teiera che sbuffava. Alla fine, sarebbe rimasta senza vapore.
    
    "Beh, ho detto tutto quello che avevo da dire, quindi me ne vado. Ma insisto. Stai lontano da mia figlia."
    
    "Non credo che andrai da qualche a parte, signora, almeno non finché non ti ...
    ... siedi e ascolti quello che io ho da dire."
    
    LuAnna si era già alzata, ma si sedette di nuovo e Max sorrise. Il sedativo funzionava. Lo teneva per i cani problematici. Era un potente sedativo, ma aveva anche i suoi effetti sulla mente. Non era sicuro che funzionasse sugli umani, ma non passò molto tempo prima che lo scoprisse.
    
    "Sei solo una vecchia puttana inutile", iniziò. "Non piaci a nessuno. Intimidisci e spaventi la maggior parte delle persone e ti piace fare la prepotente. Quelle cosiddette persone che chiami amici sono davvero solo persone che non riescono a scrollarsi di dosso la tua influenza, e quello che fanno. In realtà, sono profondamente disgustate. Anche tua figlia non ti ama. Sei una cagna di città manipolatrice che cerca di controllare la sua intera vita. Cerchi di dirle cosa fare e a cui pensare, e quando lei non lo fa, le fai una predica. Tuo marito non può sopportare ancora i tuoi atteggiamenti altezzosi, è così che se n'è andato. Lo ripeto, signora, nessuno ti ama."
    
    L'uomo continuava a colpire la poveretta con le sue parole. Se fosse stata in se stessa avrebbe messo a tacere il bastardo in due secondi, ma rimase ipnotizzata. Ferma ad incassare qualunque cosa le veniva vomitata addosso. Sulla guancia sinistra percepì qualcosa. Era una lacrima, pensò. Era davvero una lacrima, e questo rendeva l'uomo che le era dinnanzi solo più aggressivo.
    
    "Nessuno ti ama." Continuava a ripetere: "Ma io ti aiuterò. Ti controllerò. Non c'è quasi alcuna differenza tra ...
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