1. TUTTO DENTRO DI ME


    Data: 22/06/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... abbastanza sconvolta. Ripensando all'accaduto mi sembrava di avere sognato. Il vecchio professore, in pochi minuti, mi aveva fatto ciò che il mio ragazzo nemmeno sperava di poter ottenere.
    
    Come se fosse la cosa più naturale del mondo aveva tirato fuori dalla lampo il cazzo, già abbastanza gonfio e me lo aveva avvicinato talmente alla faccia, da farmene sentire l'odore pungente.
    
    Non ero preparata, non ero eccitata; ero solo sorpresa: rimasi immobile!
    
    Avevo parlato di sesso orale con le amiche, ovvio, ma non lo avevo mai praticato e nemmeno credo che quello che accadde si potesse definire un vero pompino.
    
    Carlo, cogli occhi socchiusi si masturbò per alcuni minuti, silenziosamente, mentre sua moglie assisteva impietrita dalla cucina, incapace di ribellarsi.
    
    Non riusciva a non guardare. Io, invece, mentre passavano quegli imbarazzanti minuti, provavo vergogna e cercavo di non guardare il pene di suo marito.
    
    Il silenzio nella stanza aveva qualcosa di metafisico... eravamo tutti e tre così vicini e allo stesso tempo perduti nei meandri del nostri pensieri.
    
    Non sapendo cosa fare né come intervenire, attesi che quell'atmosfera surreale si spezzasse. Poco dopo, il professore si alzò un poco sulle punte dei piedi: tremava leggermente. Il collo teso, il pene proteso verso me. Senza esitare mi penetrò le labbra docili e il suo cazzo mi entrò in bocca fino a raggiungermi la lingua, col glande cado. Un momento dopo una crema salina mi aveva riempito tutta la ...
    ... bocca:
    
    - Bevi tutto, ingoiami! - disse tra i denti - Impara a essere mia, a sentirmi dentro... - e spingeva stantuffando fino in gola.
    
    Dopo tossii e cercai di sputare lo sperma, istintivamente, ma lui mi tappò la bocca con la mano.
    
    A casa mi sciacquai varie volte ma il suo odore persisteva nelle mie narici; mentre cenavo sapevo perfettamente di avere il suo seme nella pancia.
    
    Mia madre non si accorse di nulla.
    
    Passai il giorno successivo in uno stato confusionale.
    
    Deciso: avrei parlato con mamma. Di mattina no, aveva sempre fretta, le avrei parlato la sera. Bastava cercare le parole giuste, magari una scusa plausibile.
    
    Ma la sera non dissi niente!
    
    Saltai la lezione successiva, però tornai in quella casa la settimana dopo.
    
    Provavo disgusto per quella situazione ma provavo anche il desiderio di rotolarmici dentro: una voglia di cedere, di sporcarmi che non saprei spiegare.
    
    Mi mostrai spavalda, lo sfidai e mortificai la moglie, che non aveva fatto niente per difendermi. Facemmo lezione come se niente fosse poi, verso le sei, lui si rilassò sulla sedia e tolse gli occhiali, massaggiandosi il naso con le dita.
    
    - Allora Cinzia, la settimana scorsa non sei venuta, vero? - disse banalmente.
    
    - Certo - risposi scostante - dovevo pensare, decidere... - lui mi desiderava e io ero certa di tenerlo in pugno!
    
    - E non sai che si avvisa? O pensi che la gente debba stare ai tuoi capricci? - restai di stucco. Il professore invece di vergognarsi, mi sgridava.
    
    - ...