Riviera story
Data: 19/06/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... per tutta la sera. Pensavo che me l’avrebbe data. Dannazione! Le donne come lei sono pericolose per gli uomini. Lei è un danno permanente per me" e si strofinava delicatamente l’inguine.
Io gli ero vicino, capivo che soffriva.
Poi fece una cosa che mi sorprese, aprì il bottone degli shorts e la cerniera mettendo in mostra uccello e palle.
"Dagli un sguardo, sembrano blu non è vero?" si lamentò tenendosi il cazzo, io diedi una rapida occhiata: "uh, sì, direi di sì." Fui sorpreso, Joe mi piaceva e non avevo problemi che mi mostrasse le sue palle blu. Sentii che dovevo aiutarlo, pensai che era quello che doveva fare un amico.
"Guarda queste palle, sono blu!" Joe stava ancora protestando: "Dai uno sguardo. Sembrano blu non è vero?" Joe sventolò un dito per chiedermi di avvicinarmi.
Mi avvicinai, lui stava seduto sul pavimento, e mi inginocchiai. "Joe, queste palle sono veramente blu", non erano proprio blu ma pensai di doverlo assecondare.
"Dio, come mi fanno male. Quella cagna, tutto quello che ha fatto è stato stuzzicarmi per tutta la sera."
Joe aveva un pene lungo come un serpente appoggiato lateralmente sull’inguine.
Ero in trance davanti al suo cazzo che sembrava avere un potere su di me. Improvvisamente cominciai a muovermi verso di lui come telecomandato. C'era una grande spinta che mi guidava a fare qualche cosa. Io non sapevo cosa stavo per fare ma io continuai a muovermi verso di lui.
Allungai le mani e strofinai leggermente le sue palle, ...
... pensavo che ogni buon amico avrebbe fatto lo stesso.
"Oh, sì Marco, strofinale bene amico. Grazie" si lamentò chinandosi indietro in sottomissione completa agitando la testa da sinistra a destra.
Il contatto delle palle di Joe era come toccare un filo nudo e caldo. Sentii fredde scosse elettriche attraversare il mio braccio e riempire il mio corpo.
Una forza ignota aveva preso possesso della mia mente e sentii la mia testa muoversi verso l'inguine di Joe. Forse pensavo di annusarlo ma invece leccai il sacco delle palle e poi ne presi una in bocca.
“Mi fa bene, Marco, fallo ancora."
Gli massaggiai delicatamente ognuna delle palle con la lingua e capivo che lo stavo aiutando.
Fui sorpreso nel vedere che l’uccello cominciava a muoversi come un serpente che risponde ad un incantatore e cominciai a comportarmi come un incantatore spostando la testa ad accompagnare il movimento del suo pene che continuava a muoversi ed ondeggiare per incontrare le mie labbra, sporsi la lingua come un serpente e leccai il liquido vischioso che usciva dalla punta come una rana pizzica una mosca. Fui sorpreso dal buon sapore e dal fatto che mi piaceva farlo.
Joe si stava lamentando e muoveva delicatamente la testa.
"E’ quello di cui ho bisogno, Marco, grazie amico, ti sono debitore."
Ehi, forse i buoni amici se lo fanno l'un per l'altro, non sapevo.
Alzai la testa per ammirare il lungo pene sottile.
"Joe, il tuo cazzo è veramente grosso. Lo sai com’è grosso?" era una ...