Ragazzo a ore: parte seconda
Data: 06/03/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Gay / Bisex
Autore: fenice1967, Fonte: xHamster
... piccolo bilocale in periferia e lì svolgere la mia nuova professione; l'affitto lo avrei saldato con i proventi esentasse della prostituzione. Infatti avevo fatto due conti e avevo concluso che, qualora avessi esteso la mia attività nell'arco dell'intera settimana, avrei potuto pagare comodamente affitto, luce e telefono, mentre per il vitto avrei continuato - almeno temporaneamente - ad utilizzare i soldi che i mie mi accreditavano sul conto ogni mese.
Disporre di un piccolo appartamento, dotato di telefono, era fondamentale visto che, sempre su suggerimento di Claudio, volevo dare una svolta alla questione pubblicizzando la mia attività con degli annunci sui giornali di incontri a pagamento, venduti in città.
Purtroppo tutto ciò imponeva di cambiare la mia residenza e, ahimè, di sacrificare il mio rapporto con Giulio, e quest'ultima cosa non riuscivo proprio a digerirla. Lo amavo e lo rispettavo troppo per mollarlo così!
Mentre ero li, assorto nei miei pensieri, e in cerca di una soluzione al problema, sento una mano sulla spalla. Mi volto e vedo un tizio tracagnotto con i capelli ricci, barba non rasata e viso brachicefalo che mi fa un sorriso ebete.
"Ciao. Io e compare ci stavamo chiedendo se volevi la nostra compagnia!".
Guardo dietro di lui e vedo un tipo smilzo, con un volto che pareva tagliato con l'accetta, che mi fissava con uno sguardo torvo.
"Cosa volete da me?", gli chiesi facendo il finto tonto.
"Te lo abbiamo detto: vorremmo che tu ci ...
... degnassi della tua compagnia, sai passiamo spesso da queste parti e ti abbiamo visto più volte bazzicare nell'albergo qui a fianco e così ...".
"Capisco", dissi, posando la tazza del caffè. "Io veramente per oggi avrei finito. Se volete potete tranquillamente tornare domani, possibilmente non a quest'ora".
"E dai amico!", fece il tipo con fare insistente. "Domani saremo in viaggio per tornare al nostro paese, e poi chi ci torna più qui!".
"Va bene, va bene. Chi di voi due vuole salire in stanza con me?".
"Tutti e due, se non ti dispiace; sai vorremmo provare una cosuccia a tre, sempre se per te non è di incomodo".
"Figurati amico", gli rispondo, "Non sarebbe ne il primo ne l'ultimo trio che faccio nella mia vita. Però sappi che così si paga doppio e niente sconti". Più tardi mi sarei pentito amaramente di aver pronunciato quella frase con così tanta leggerezza.
Sentita la cifra i due accettarono prontamente e in men che non si dica stavamo salendo tutti e tre le scale dell'albergo, fino a raggiungere la camera che avevo riservato per me. Aprì la porta e mollai lo zaino con tutto il mio necessaire sul pavimento.
"Ok! mettevi comodi e toglietevi i vestiti", dissi loro con una certa collaudata sicurezza.
Io mi spogliai, poi presi lo zaino e lo appoggiai sul letto. Nel frattempo anche loro si erano messi in libertà, così tirai fuori dalla sacca la s**tola dei contraccettivi.
"Cosa fai amico?", mi chiese il tipo brachicefalo.
"Mi sembra chiaro: prendo la ...