1. Alla fonte dell’amore


    Data: 11/06/2019, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... una splendida e una spregiudicata creatività, una femmina per così dire fuori dal coro in quanto a fantasia e velleità non aveva rivali, perché era un autentico ciclone. Quando sfinito e stremato lui s’abbatté su di lei con un grido d’abbandono, lei sentì la sua bocca nell’incavo del collo, il suo torace fremente e sussultante dirimpetto il suo groppone e allegramente ribadì:
    
    ‘Non hai sete?’.
    
    ‘Sì, al momento ne ho tanta’ – rafforzò lui e lei alla svelta replicò rinfrancandolo:
    
    ‘Dobbiamo ancora stappare lo spumante, ricordi?’.
    
    Lui acciuffò la bottiglia e dopo avere liberato il tappo dalla gabbietta metallica iniziò a fare pressione su di esso con il pollice intanto che lei s’avvicinava, tenendo tra le mani l’altra delle due coppe che aveva posato sul tavolo. Quando il tappo saltò, lui versò dentro la coppa un sorso di champagne, però non poté fare altro, dato che lei gli agguantò dalla mano la bottiglia e se l’appoggiò immediatamente sulla fica sorprendendolo. La bottiglia agitata fece salire il suo spumeggiante contenuto fin dentro la fica dilatata, e mentre lui disorientato e sbalordito per quell’inatteso evento la guardava, lei allusivamente, amabilmente e dolcemente gl’ingiungeva:
    
    ‘Coraggio, fatti avanti, vieni a bere, che cos’aspetti’.
    
    Lei era in piedi, allargò le gambe, mentre lui s’accoccolò ai suoi piedi con la testa vicina alle sue cosce, cosicché quando lei allontanò la bottiglia dalla fica lui poté mettere la bocca sotto il getto ...
    ... dello champagne, visto che sgorgò come da una sorgente. Da lì usciva spuma, succhi naturali e bollicine: lui era a quel punto tutto cosparso e inondato, sui capelli, sul viso, sul petto e sulle spalle. Alla fine ridevano entrambi distesi e spensierati in preda a un’ebbrezza e a un’euforia infinita senza eguali.
    
    ‘Ecco, vedi come si degusta e come si beve alla fonte dell’amore? Dobbiamo però ancora bere una pozione prodigiosa’ – sostenne malignamente lei.
    
    Lui era al presente estasiato e incantato, per il fatto che non si era mai sentito così spensieratamente allegro e felice mettendo in atto tutta quell’attenzione e quell’inedita tenerezza assieme alla sua compagna.
    
    ‘Non capisco esattamente di che tipo di bevanda magica parli?’ – domandò lui attratto e piuttosto intrigato.
    
    ‘Questo qui naturalmente. Vedi tesoro, questa &egrave davvero una miscela impareggiabile e speciale, sai perché? Perché &egrave preparato ad arte da noi due con degl’ingredienti e dei componenti segreti’ – e così dicendo acciuffò l’altro calice che si trovava sopra il ripiano e sollevandolo replicò:
    
    ‘Io brindo per noi due, esattamente un sorso per ciascuno’.
    
    ‘Alla pulsione erotica’ – disse lui.
    
    ‘Al piacere, al benessere’ – replicò immediatamente lei.
    
    ‘Alla carnalità’.
    
    ‘Alla festosità’.
    
    ‘Ai nostri divertimenti futuri’.
    
    ‘Al nostro incontro’. Appresso lei gli chiese:
    
    ‘Che cosa ne dici? Ti &egrave piaciuto, t’ha soddisfatto il mio dolce?’.
    
    {Idraulico anno 1999} 
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