1. Alla fonte dell’amore


    Data: 11/06/2019, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... ruotato nel calice per diffonderne tutto l’aroma.
    
    Lui in quel frangente, peraltro carico a dismisura di carnalità e di lussuria l’ammirava diligentemente fissandole accuratamente con lo sguardo la bocca, mentre progressivamente alla sua memoria riappariva come per incanto la sua sembianza, attento e immerso ad assorbire facendo propri quei novelli effluvi, compiacendosi totalmente del suo corpo scorrendolo interamente con la lingua. In quel momento ebbe un principio d’erezione imprevista, lei fece scivolare sotto il tavolo il tovagliolo che cascò sul pavimento, lui si chinò per raccoglierlo e vide allora quell’inattesa e sorprendente meraviglia, perché sotto la bella tovaglia ricamata lei era totalmente nuda e inerme, tuttavia la cosa più sorprendente era che fintanto lui mangiava con gusto, lei con un’abile e con una consumata maestria si era liberata della gonna che in quel momento giaceva per terra. Le sue gambe coperte con delle calze autoreggenti velatissime e issate sui tacchi solidamente piantati per terra erano scostate, e tra le cosce quella deliziosa fica nera pelosissima e ben curata era gonfia e piena come una prugna matura, visto che sprigionava un profumo e una voglia per lungo tempo rimasta inespressa. Lui scivolò completamente sotto la tavola, immerso in un’ammirazione di splendore, mentre nel frattempo gli giungeva la sua voce:
    
    ‘Tesoro, &egrave già ora d’assaporare e di pregustare il dolce’ – lei sollevò il lembo della tovaglia allungandogli il vassoio ...
    ... delle fragole.
    
    ‘Raccontami però una cosa. Hai mai avuto l’occasione finora di consumarle in maniera innovativa con il miele di mia produzione?’ – in seguito ne prese una e se la mise tra i denti ridendo.
    
    Lui sollevò a sua volta una fragola, alquanto eccitato l’accostò alla fessura rosea e umida della fica davanti al suo viso. A quell’inatteso sfioramento il clitoride si gonfiò un poco ed ebbe un repentino fremito, in quel momento lui sentendosi in piena erezione spinse la fragola finché non scomparve all’interno, poi si liberò dei vestiti e rimase completamente nudo, mentre guardava la scia di quel succo roseo che colava lungo le sue cosce, nel momento in cui gli giungeva la sua risata sommessa e quasi impercettibile:
    
    ‘Sai, vorrei confessarti una cosa, anzi, ti rivelo che la mia amica ha ancora fame perché ne vorrebbe un’altra. Gliela vorresti consegnare tu?’.
    
    Lui si sentì a quel punto pienamente spronato, stimolato e vivacizzato a dovere: con la mano destra spingeva le fragole dentro la sua fica, le spremeva sulle labbra, le massaggiava sul clitoride, con la mano sinistra invece, stretta a pugno in cerchio al cazzo si manipolava con la mente che gli mulinava, finché un’eccitazione impetuosa e selvaggia non lo spinse a leccare il sugo rosso sulle cosce, sulle labbra, fino ad addentare la polpa rossa imbevuta di quegli aromi naturali e a succhiare introducendo in tal modo la lingua alla ricerca della polpa di quelle fragole, là dove le aveva inserite soltanto pochi ...